“Martina non è mai stata cacciata via dal bagno del nostro locale, è uscita da sola e tutti eravamo ormai convinti che l’uomo si fosse dileguato perché ormai aveva abbandonato il ristorante. Anzi, noi abbiamo tentato di proteggerla. Poi anche lei è andata via: la povera ragazza è stata uccisa a un centinaio di metri dal nostro locale, solo dopo essere stata colpita è tornata indietro ferita e noi ci siamo immediatamente attivati per soccorrerla”. E’ quanto hanno riferito, ai commercianti di zona, alcuni ragazzi che lavorano nel locale Brado a Roma, nei pressi del quale venerdì scorso Martina Scialdone è stata uccisa dal suo ex:
Martina, l’avvocata anti-femminicidio uccisa dal suo ex di origine africana
Questa faceva l’avvocato nei casi di ‘femminicidio’, ma stava con un sessantenne di ‘origine eritrea’ e si è presentata alla ‘cena di riappacificazione’. Poi vogliono dare la colpa ai ristoratori che “non hanno capito i segnali”?
Se uno ha mandato il cervello all’ammasso, è solo colpa sua. Leggete Vox invece di guardare i media di distrazione di massa.
Mica tutte, dai… Comunque il mattarello della nonna è sempre dietro l’uscio di cucina e non serve solo per la sfoglia…