La conclusione è agghiacciante, ma non sorprendente. Almeno per chi legge Vox: gli stupri etnici di Colonia sono stati una forma di colonizzazione.
Erano organizzati, e avevano un chiaro messaggio: “Non potete difendere le vostre donne, perché siete paralizzati dall’antirazzismo”.
Secondo lo studioso dell’università Humboldt di Berlino, i profughi islamici, vedendo la sostanziale impunità a seguito degli stupri, quando a casa loro sarebbero stati uccisi dai padri delle donne violentate, hanno interpretato il tutto come “debolezza dell’Europa” e un sostanziale via libera allo stupro di massa.
Il documentario è andato in onda sulla Western Germany Broadcaster (WDR), tv di Berlino.
Il fenomeno andato in scena a Colonia, e poi in tante città europee durante concentrazioni di massa come il Capodanno, è noto nel mondo arabo nordafricano come Tarrarush Gamea: un gruppo di maschi circonda una o più donne e inizia la molestia di massa che può sfociare in stupro completo di gruppo o ‘limitarsi’ alla violenza sessuale.
Io mi muovo benissimo, merde sono e merde muoiono.Tocca la mia e maledici allah x averti fatto nascere.
Il marito o il padre della vittima se dà una lezione ai porci stupratori,finisce in carcere,addirittura in una cella assieme ai connazionali del bastardo.
E a quel punto si finisce il lavoro.