Grande Reset Immobiliare: Ue vuole espropriare case italiani, obiettivo è il comunismo 2.0

Vox
Condividi!

VERIFICA LA NOTIZIA
Il piano è chiaro: eliminare la piccola proprietà privata e concentrare tutto nelle mani di grandi corporazioni globali. Realizzare il comunismo con altri mezzi. Secondo qualcuno è l’obiettivo finale del Grande Reset.

UE limita la proprietà privata: la tua casa non sarà più solo tua, arriva la direttiva rossa

Vogliono realizzare il comunismo attraverso lo ‘sharing’. Un nome carino per definire la fine della proprietà privata. E quindi anche della democrazia, che è intrinsecamente legata alla piccola proprietà.

Ovviamente, i nostri politici non hanno compreso il grande respiro di questa iniziativa, e credono sia solo una direttiva da combattere.

La direttiva Ue rischia di costringere quasi tutti i proprietari di casa italiani a procedere a costosissime ristrutturazioni entro il 2030. A raccontarlo è Andrea Bassi su “Il Messaggero” che svela come le trattative per trasformare in realtà le nuove regole siano andati avanti e il passaggio dalle parole ai fatti sia ormai imminente, probabilmente fissato al prossimo 24 gennaio con l’approvazione da parte della Commissione e poi con il voto dell’Europarlamento entro il 13 marzo.

In pratica si prevede che entro il primo gennaio del 2030 tutti gli immobili residenziali dovranno raggiungere almeno la classe energetica «E». Dopo altri tre anni, nel 2033, sarà necessario un altro scatto e arrivare alla classe «D». E infine, sarà necessario arrivare tra il 2040 e il 2050 alle emissioni zero. Le eventuali sanzioni nei confronti di chi non dovesse adeguarsi a questi obblighi saranno decise dai vari Stati membri.

Ma quanti sono i proprietari di casa interessati: Il Messaggero svela che nelle classi «G» ed «F», le due classi energetiche più basse, secondo gli ultimi dati dell’Enea, c’è il 60 per cento delle abitazioni residenziali. Una volta che la direttiva sarà approvata e recepita nell’ordinamento, chiunque acquisterà un’abitazione che rientra in queste classi energetiche, sa che nel giro di poco tempo sarà costretto a doverla ristrutturare.

Ci saranno delle esenzioni, riguardanti gli immobili di interesse storico, le chiese e tutti gli altri edifici di culto. E una protezione ci sarà anche per le «seconde case». Quelle che sono abitate per meno di quattro mesi all’anno.

Ovviamente, chi non avrà i soldi per ristrutturare, verrà privato della proprietà. Che finirà, magari, ai nostri ospiti. O a qualche cittadino dei Paesi del Nordeuropa.

Vox

Quelli che ci governano assistono immobili alle imposizione Ue e si lamentano sui social come fossero cittadini qualunque:

Non c’è futuro per l’Italia nella Ue.




3 pensieri su “Grande Reset Immobiliare: Ue vuole espropriare case italiani, obiettivo è il comunismo 2.0”

  1. Una legge a tal proposito esiste già….E’ stata firmata a Milano una ventina di anni fa e quel signore che l’ha proposta e poi approvata dal parlamento a guida Pd si chiama legge Morcone che dal titolo eloquente”Mobilizzazione del patrimonio immobiliare italiano”a garanzia del debito pubblico.Questo emerito stronzo era il ragioniere generale dello stato il quale,invece di portare ai giardinetti i nipotini dopo la pensione o di rimanere con le gambe sotto il tavolo a mangiare e bere,non ha trovato di meglio che continuare a rompere i coglioni agli italiani e riproporre in salsa diversa la stessa legge da lui proposta nel merdaio europeo nel quale ci ha portato Mortadella-che sia stramaledetto da vivo e da morto-.Una ribellione cruenta con armi da fuoco no?

I commenti sono chiusi.