Brasile, scatta la repressione cinese del comunista Lula: ma la rivolta non si ferma

Vox
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Spudorati i nostri politici che si schierano contro il popolo del Brasile conservatore, quello bianco e cristiano. Gli stessi politici che plaudono ai manifestanti in Iran, Bielorussia, Venezuela e Russia poi si schierano contro i manifestanti in Brasile. Perché qui è in gioco la stessa oligarchia globalista.

Nelle operazioni di sgombero dell’ac-
campamento allestito a Brasilia dai so-
stenitori di Bolsonaro, nei pressi del-
l’ex quartier generale dell’Esercito,
sono state fermate circa 1.500 persone.

I ‘Bolsonaristi’ erano accampati da ol-
tre 60 giorni. Le autorità indagano per
capire quanti di loro abbiano parteci-
pato all’assalto alle istituzioni.

Vox

Proseguono in vari Stati del Paese i
blocchi stradali dei sostenitori dell’
ex presidente, in particolare a Mato
Grosso e San Paolo.

Il giudice di estrema sinistra della Corte suprema federale
De Moraes ha ordinato la rimozione del
governatore del distretto federale di
Brasilia,Rocha,per 90 giorni.Decisione
arrivata dopo l’assalto agli edifici
del Congresso,del Tribunale federale e
della presidenza della Repubblica del
Brasile.

“La violenta escalation di atti crimi-
nali può verificarsi solo col consenso
e l’effettiva partecipazione delle au-
torità competenti per la sicurezza pub-
blica e l’intelligence”,ha detto Moraes
Centinaia gli arresti tra i dissidenti,
46 i feriti, 6 in gravi condizioni.




Un pensiero su “Brasile, scatta la repressione cinese del comunista Lula: ma la rivolta non si ferma”

  1. la violazione del diritto internazionale, di cui si riempiono la bocca i nostri illustri rappresentanti istituzionali nonchè esportatori di SANA (?) democrazia, esiste solo per i loro protetti…..

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