I militari si ritirano e lasciano il parlamento di Brasilia in mano ai sostenitori di Bolsonaro:
🇧🇷Army and Federal Police retreated and the number of protesters in the National Congress is increasing pic.twitter.com/eNUXkMDScG
— AZ 🛰🌏🌍🌎 (@AZgeopolitics) January 8, 2023
Sono un po’ troppi per ‘applicare la legge’. Perché, alla fine, il popolo è la legge.
🇧🇷Protesters expel cavalry police from the Federal District pic.twitter.com/BdP8T2FDBe
— AZ 🛰🌏🌍🌎 (@AZgeopolitics) January 8, 2023
Il 6 Gennaio del Brasile: Congresso in mano ai ribelli – VIDEO
Interessante, sembra che i popoli inizino a ribellarsi all’ordine della sinarchia globalista.
Ora essa ha due alternative: rispondere rabbiosamente con i suoi salariati ben armati e addestrati, ma fottutamente pochi per sostenere una rivoluzione di massa; oppure aprire i cordoni della borsa fornendo sussidi a pioggia, poiché di perdere il potere, e rinunciare ai suoi obiettivi di lungo periodo non ci pensa neppure. Piuttosto l’olocausto nucleare.
Ragionano così, l’importante è rendersi conto dei soggetti con cui si ha a che fare.
Naturalmente non so come andrà a finire in Brasile, anche se con tutto il mio cuore sono con la popolazione e l’esercito in rivolta, ma mi chiedo: durante gli anni che mi restano da vivere riuscirò mai a vedere qualcosa di simile nella nazione dove le stelle mi hanno fatto nascere? Spes ultima dea.