Coppia di immigrati si ricongiunge con la figlia in Italia per stuprarla

Vox
Condividi!

Si portano le figlie, coi famigerati ricongiungimenti familiari che questo governo non cancella e che ogni anno portano 200mila invasori, e poi le trasformano in concubine.

Due genitori, un padre e una madre originari del Bangladesh, sono indagati per violenza sessuale sulla figlia minorenne, una ragazzina di 13 anni.

VERIFICA LA NOTIZIA

Il sostituto procuratore della Repubblica, Paola Bonetti, ha chiesto il rinvio a giudizio di entrambi i genitori. Del padre, in particolare, per violenza sessuale sulla figlia fin da quando aveva 10 anni, e della madre perché pur essendo stata informata dalla ragazzina di quello che era costretta a subire dal padre non avrebbe fatto nulla per tentare di fermare il marito.

L’uomo indagato ha quarantatré anni, la moglie ne ha trentasette: entrambi originari del Bangladesh, sono residenti a Rimini.

Vox

L’indagine dei carabinieri è partita dalla segnalazione della scuola frequentata dalla minore, dove alcuni professori avevano notato uno strano comportamento della tredicenne, sintomo di un disagio profondo. E così hanno dato l’allarme.

A quanto emerso, la minore rifiutava l’idea di essere rimandata nel Paese di origine per volontà dei genitori che premevano perché partisse per imparare gli usi tradizionali. Dopo averla ascoltata, il gip di Rimini ha deciso di far divieto ad entrambi i genitori di avere contatti con la figlia che nel frattempo è stata accolta in una dimora protetta.

Nei prossimi giorni sarà fissata l’udienza davanti al Gup per la decisione di un eventuale rinvio a giudizio dei genitori della ragazzina, difesi dall’avvocato Marco Bosco del Foro di Rimini. Già è stata ascoltata invece dal gip Vinicio Cantarini in audizione protetta la minorenne.