Metà infetti su volo da Pechino, governo ‘valuta’ tampone obbligatorio per i cinesi

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Roba da pazzi. Stiamo ri-facendo gli stessi errori del 2019. Inutile fare i test, devono essere bloccati gli arrivi.

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Dei 120 passeggeri che viaggiavano sul volo Pechino-Malpensa proveniente dalla Cina e atterrato nello scalo milanese alle 18.55 del 26 dicembre, 62 sono risultati positivi a Covid, pari al 52%. Sull’altro volo arrivato a Milano da Pechino nel giorno di Santo Stefano, la percentuale di positivi è stata del 38% (35 su 92 passeggeri). “Numeri che – ha commentato l’assessore al welfare di Regione Lombardia, Guido Bertolaso, oggi in conferenza stampa – devono far riflettere”.

Anche se il tampone per chi proviene dalla Cina e atterra a Malpensa “non è obbligatorio ed è a pagamento (20 euro quello antigienico e 90 il molecolare, ndr), nessuno si è rifiutato di farlo”, ha precisato Bertolaso. Rispetto alla condizione di chi è arrivato dal Paese asiatico, l’assessore ha aggiunto che “tutti questi passeggeri non presentavano sintomi particolari. Non mostravano visibilmente sintomi di malattia”.

Intanto, a Roma, “in attesa delle disposizioni nazionali riprendono i test all’aeroporto internazionale di Fiumicino per i voli che provengono dalla Cina”, annuncia l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, in una nota, riferendo che “i test si svolgeranno con le consuete modalità, sotto la supervisione dell’Istituto Spallanzani e con il supporto delle Uscar regionali”. “Non dobbiamo abbassare la guardia – ammonisce l’assessore – le ultime notizie sul Covid ci spingono a tenere alta l’attenzione”.

E quando hai fatto il test che succede? Nulla. Entrano lo stesso e diffondono nuove varianti.

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Intanto il governo ‘valuta’. Tamponi obbligatori per chi arriva dalla Cina in Italia: lo sta valutando il governo italiano vista la nuova ondata di coronavirus nel Paese asiatico. In queste ore il ministro della Salute Orazio Schillaci “sta valutando la possibilità di disporre il tamponamento obbligatorio per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina. La sorveglianza e la prevenzione, attraverso il sequenziamento, sono fondamentali per individuare con tempestività eventuali nuove varianti che possano destare preoccupazione e che, al momento, non risultano in circolazione in Italia”. Lo sottolinea una nota del ministero della Salute, annunciando che sul tema oggi pomeriggio Schillaci riferirà in Consiglio dei ministri.

Il ministro, “già dalle prime notizie, sta seguendo con la massima attenzione gli sviluppi della nuova ondata Covid-19 in Cina – dettaglia la nota -. Da venerdì scorso si è confrontato con la Cabina di regia dell’Istituto superiore di sanità (Iss) per il monitoraggio sull’andamento dei contagi Covid-19”. Da sabato 24 dicembre a oggi, il ministro “ha seguito con attenzione l’esito dell’esecuzione dei tamponi sui passeggeri in arrivo a Malpensa provenienti dalla Cina e ha raccomandato il sequenziamento di tutte le varianti che possono emergere dai tamponi”. Il ministro, inoltre, “è in contatto da giorni anche con le autorità competenti degli altri Stati Ue per definire strategie condivise”, conclude la nota.

“Una misura a costo zero per l’Italia è obbligare dal primo gennaio 2023 i passeggeri in partenza dalla Cina a farsi un tampone molecolare prima della partenza e all’arrivo, sempre obbligatorio ed entro 48 ore, fare un altro test molecolare”. A sottolinearlo all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, vista la nuova ondata di contagi covid in Cina.

“Si metteranno una mascherina Ffp2, andranno in un laboratorio e si sottoporranno ad un secondo test. Finché non hanno un molecolare negativo non possono circolare in Italia. Questo intervento va fatto il prima possibile”, aggiunge.




3 pensieri su “Metà infetti su volo da Pechino, governo ‘valuta’ tampone obbligatorio per i cinesi”

  1. E menomale che in Cina avevano attuato le politiche Covid zero.

    La verità e’ che tutti questi maiali da ingrasso vaccinati
    sono diventati generatori di epidemie.

    Presto il Veneto di Zaia, con il 70% di leghisti a piede libero
    e con il piu alto tasso di vaccinazione
    diventerà coma quelle zone africane a rischio malaria,
    per cui bisogna prendere una pillola ogni un certo numero di ore, per proteggersi dalle epidemie.

  2. La Cina è immensa. Ha campagne sterminate, in qualche caso ancora inesplorate, oltre ad aree urbane da decine di milioni di abitanti ognuna. Insomma, non è che manchi lo spazio… che caspita vengono a fare qui?
    Che si “chiudano le frontiere”… non c’è nessun bisogno di centinaia di milioni di cinesi.

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