«Stai pregando?», chiede l’agente. Poi l’arresto e la perquisizione. Il 2 febbraio Isabel dovrà comparire davanti alla Corte di Birmingham.
Isabel Vaughan-Spruce, attivista anti-aborto e direttrice della Marcia per la vita nel Regno Unito, è finita in manette perché pregava in silenzio di fronte a una clinica abortiva.
A Birmingham, città tra poco a maggioranza islamica.
E’ per questa ‘civiltà’ che inviate le armi a Kiev.
Va chiarito meglio.
Era ferma in silenzio con le mani in tasca e non dava nessun segno di pregare.
Questo è psicoreato. Va bene che era in una zona speciale dove è vietato qualsiasi genere di comportamento antisociale (leggi proteste pro-vita), ma andare a sindacare su quello che passa esclusivamente per la testa è agghiacciante.
Proteste ‘pro vita’, antisociali? Quindi, per proprieta’ transitiva, lo sono (e con ben altro fondamento), quelle ‘pro aborto’. E che dire dei gruppi di animalisti/vegani che – e’ accaduto in inghilterra – entrano nei negozi e distruggono le confezioni di cibo di derivazione animale?
Pervertiti sukkiakorani schifosi inglesi di merda!Le V2 dovevano radervi al suolo con quel cesso di isolotto che occupate!Ma arriva il secondo atto e ci penseranno gli Iskander!