Meloni come Lamorgese: navi militari trasferiscono centinaia di clandestini in Italia

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Mentre a Lampedusa il dio Poseidone fa il blocco navale che Meloni non fa, dando una tregua sul fronte degli sbarchi, la Prefettura di Agrigento, d’intesa con il Viminale, lavora ai trasferimenti dei clandestini dall’hotspot di contrada Imbriacola. L’obiettivo è alleggerire la pressione sul centro arrivato a ospitare, dopo la nuova ondata di approdi dei giorni scorsi, oltre 1.200 ospiti a fronte di una capienza di 350 posti.

Piantedosi fa quello che faceva Lamorgese: l’agente viaggi dei clandestini. Che fa sbarcare a Lampedusa e poi trasferisce con ponti navali verso i resto d’Italia.

Oggi in 600 hanno lasciato la più grande delle Pelagie dopo essere stati imbarcati sulla nave San Giorgio della Marina militare con destinazione Pozzallo e Augusta. Non sono previsti invece altri trasferimenti a bordo del traghetto di linea a causa delle avverse condizioni meteo marine. Nel centro restano così oltre 500 ospiti.

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Da Lampedusa a Livorno. E’ giunto questa mattina nel porto di Livorno il secondo flusso di clandestini prelevati in Libia dalle ONG.

Dopo i 142 arrivati ieri con la nave Life Support di Emergency, ieri sono sbarcati altri 108 scrocconi, giunti con la nave Sea Eye 4 dell’omonima organizzazione non governativa tedesca Sea Eye.

Meloni è complice degli scafisti.




2 pensieri su “Meloni come Lamorgese: navi militari trasferiscono centinaia di clandestini in Italia”

  1. Siamo in pessime mani.
    Il ministro dell’interno ha dichiarato chiaro e tondo che dobbiamo cedere all’invasione afroasiatica e che è contrario a difendere i Sacri Confini.

    Ascoltiamo bene. Alcune frasi fanno tremare i polsi, fanno gelare il sangue nelle vene:
    (1:24) ”…e anche apertura a quelle che sono le pressioni demografiche di paesi che sono in sofferenza. Insomma, a questo deve provvederci lo Stato…”
    (2:58) ”L’Italia ha delle debolezze strutturali perché ha un confine marittimo che è molto esteso. Ci sono delle dinamiche per cui illuderemmo le persone se dicessimo che siamo in grado di tirare su dei muri e fare in modo che questo non avvenga. I muri stessi non sono un’evocazione sempre efficace e sempre eticamente sostenibile…”

    Ad essere eticamente insostenibile è lo stupro della Madrepatria!
    Le debolezze strutturali dell’Italia sono l’universalismo, il culto dell’apolidia, la tracotanza della classe non-dirigente.

    Il Nazionalismo e il Patriottismo del XXI secolo
    ://youtu.be/XgC6-V2JAdM

    1. ://voxnews.info/2022/12/16/piantedosi-ong-armi-di-migrazione-di-massa-in-mano-a-stati-stranieri-video/

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