La nazionalità diversa dall’italiana più rappresentata negli istituti penitenziari italiani, con i dati al 31 marzo 2022, è quella marocchina che rappresenta il 19,9% dei detenuti stranieri reclusi. Vi è poi la rumena (11,9%), l’albanese (10,7%), la tunisina (10,2%) e la nigeriana (7,5%).
Parliamo di un esercito di oltre 3mila immigrati su 398mila residenti marocchini in Italia, che sono l’11,8% dei residenti stranieri in Italia.
Quindi, i marocchini delinquono il doppio rispetto alla media di tutti gli immigrati.
Gli italiani, invece, che sono oltre il 92% della popolazione, rappresentano poco più del 65% dei detenuti. E parliamo di detenuti per lo più di reati non violenti, dove invece gli immigrati in generale e i marocchini in particolare, dominano con percentuali prossime al 100%.
Questa propensione al crimine dei marocchini la dobbiamo alla loro composizione demografica: il 30% sono minori. Le baby gang.
Questa è una immigrazione di ripopolamento. Non c’entra nulla col lavoro, visto che tutti questi vivono di sussidi.
Abrogare i ricongiungimenti familiari. Prendi appunti, Giorgia.
Gli sgorbi merdocchini sul nostro territorio sono di più, superano abbondantemente 500.000