Marocchino stupra donna italiana e se la cava grazie allo Stato

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Alla fine – incastrato dalle prove – ha confessato Yassine Bouak, il cittadino marocchino di 33 anni che la sera dell’11 febbraio scorso ha violentato una donna di 60 anni a Gatteo a Mare. Una confessione che dirada tutti i dubbi su un episodio che, a quei tempi, destò grande paura nella cittadina rivierasca.

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Yassine Bouak, al momento dell’arresto, si era professato innocente e ha tenuto quella linea difensiva per tutti questi mesi. Poi, resosi conto che le prove contro di lui erano schiaccianti, ha abbandonato la pista fragile dello “scambio di persona” e ha finalmente ammesso le proprie pesanti colpe. Più che un pentimento vero e proprio una scelta tecnico-legale per ottenere un corposo sconto di pena ed evitare il processo ordinario che, con ogni probabilità, si sarebbe concluso con una condanna assai più pesante.

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L’uomo, infatti, è stato condannato a quattro anni e mezzo di carcere. Così mercoledì scorso, 7 dicembre, l’uomo, difeso dall’avvocato Massimiliano Orrù del foro di Rimini, è stato processato con rito abbreviato nel tribunale di Forlì, dove la giudice Ilaria Rosati ha pronunciato una sentenza di quattro anni, cinque mesi e dieci giorni, oltre ad un risarcimento danni di 50mila.




2 pensieri su “Marocchino stupra donna italiana e se la cava grazie allo Stato”

  1. I 50000 non li vedra’ mai, dovrebbero pagarli quelli che li fanno arrivare, di 4 anni e mezzo se ne fa mezzo e’ tanto.
    italia merda interplanetaria.

  2. la cazzata dello sport , la rosea , articoli a iosa pro marucchin , ormai è solo una fanzine sportiva del pd. ridicoli. giornalistai

I commenti sono chiusi.