Arrestati europarlamentari e assistenti Pd, anche capo ONG: si erano venduti al Qatar, in casa mezzo milione di euro

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A proposito di tetto al contante, per quelli del Pd è mezzo milione di euro.

Gli inquirenti anticorruzione “sospettano che un Paese del Golfo stia cercando di influenzare le decisioni economiche e politiche del Parlamento Ue”.

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Lo fa pagando ingenti somme di denaro o offrendo doni significativi a terzi che rivestono una posizione politica e/o strategica significativa all’interno del Parlamento Ue. L’accusa non menziona il Qatar. Ma diverse fonti ben informate hanno detto a Le Soir e Knack che si tratta del Qatar.

L’ex eurodeputato S&D (PD), Pier-Antonio Panzeri, il neoeletto segretario generale della Confederazione internazionale dei sindacati (Ituc) Luca Visentini, nonché un direttore di una ONG e un assistente parlamentare europeo, sono stati arrestati tutti e quattro la mattina.

Gli arresti sono tutti di nazionalità italiana. In pubblico, sono molto attivi nelle associazioni per i diritti umani e nelle ONG. Panzeri è anche presidente di Fight impunity , una ASBL che promuove “la lotta all’impunità per gravi violazioni dei diritti umani” e la giustizia internazionale. Stamattina , secondo le nostre informazioni, è stata perquisita la sede di Fight Impunity situata nel cuore di Bruxelles (rue Ducale).

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Le perquisizioni di questa mattina hanno permesso agli agenti guidati dal giudice Claise di mettere le mani su mezzo milione di euro in contanti. Secondo le informazioni di Le Soir e Knack, questi 500.000 euro in contanti sono stati scoperti nella residenza di Bruxelles dell’ex eurodeputato.

Luca Visentini è stato eletto segretario generale dell’Ituc a novembre. Una confederazione di sindacati di tutto il mondo, comprese le organizzazioni belghe, che rappresentano in totale più di 200 milioni di lavoratori.

Per il Qatar si tratterebbe di difendere i “suoi” Mondiali di calcio, e i presunti progressi dell’emirato sui diritti umani o sulle condizioni di lavoro dei migranti.

A riprova della delicatezza del fascicolo, “questa operazione era rivolta in particolare agli assistenti parlamentari europei”, conclude la procura federale rispondendo alle nostre domande. In casa sono soprattutto apparecchiature informatiche e telefoni ad essere state sequestrate dagli inquirenti. “Questi elementi saranno analizzati nell’ambito delle indagini. »

Tra le persone interessate dalle perquisizioni, Le Soir e Knack individuano quattro assistenti parlamentari vicini al gruppo S&D (PD), uno di questi assistenti è legato anche al gruppo PPE. Gli inquirenti hanno nuovamente “visitato” le abitazioni di due consiglieri e di un funzionario del Parlamento europeo. Per non parlare dei direttori dei gruppi di pressione attivi nell’Ue.




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