Come hanno raccontato diversi #migranti, i trafficanti obbligano le donne incinte, specialmente quando sono vicine al parto, a salire sui barconi.
Questo è un lasciapassare per le navi delle #ONG quando chiedono l’autorizzazione allo sbarco.#GeoBarents pic.twitter.com/ps4PEfAOpA
— Francesca Totolo (@fratotolo2) December 7, 2022
La nave Humanity 1 poche ore fa ha lanciato un appello per ottenere un porto sicuro subito. Ovviamente italiano, dopo avere passato settimane tra un porto tunisino dove l’equipaggio se l’è spassate e le coste libiche.
Gli unici porti sicuri sono quelli italiani, nonostante la Tunisia sia considerata un Paese sicuro e sia più vicina alla loro posizione. E’ sicuro per le scorrerie dell’equipaggio ma non per i clandestini: perché il contratto prevede che sbarchino in Italia.
“La Humanity 1 ha a bordo 261 persone che ora devono essere assegnate immediatamente a un luogo sicuro. Oggi ci dirigiamo verso nord. Non abbiamo ancora ricevuto una risposta positiva alle nostre tre richieste di un rifugio sicuro a tutte le autorità competenti”, scrive l’equipaggio di Humanity 1 sul suo profilo Twitter. I toni della Ong sono perentori, la nave esige di sbarcare ora in un porto ma nei tre giorni precedenti ha tenuto a bordo le persone che adesso “devono essere assegnate immediatamente”? La nave avrebbe potuto fare rotta per l’Europa prima, subito dopo il primo intervento, ma ha mantenuto in mare i clandestini, costringendoli a fare avanti e indietro davanti alle coste libiche, per tre giorni. Perché anche questo è nel contratto: pieno carico, altrimenti non conviene.
Un discorso non troppo diverso riguarda la nave Geo Barents. L’equipaggio racconta di un parto che c’è stato a bordo nelle ultime ore. Un altro piccolo soldato di Allah, Alì :
Come hanno raccontato diversi #migranti, i trafficanti obbligano le donne incinte, specialmente quando sono vicine al parto, a salire sui barconi.
Questo è un lasciapassare per le navi delle #ONG quando chiedono l’autorizzazione allo sbarco.#GeoBarents pic.twitter.com/ps4PEfAOpA
— Francesca Totolo (@fratotolo2) December 7, 2022
Questa è un’offensiva demografica. Un piano di sostituzione etnica. Le loro armi sono le pance delle loro donne incinte. Le bombe sono i loro figli. Che poi crescono.