Poliziotti cinesi in Italia: “C’è un accordo firmato dal Pd”

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Ad aprire le porte ai cinesi è stato Paolo Gentiloni, oggi commissario Ue. Correva l’anno 2015, Matteo Renzi era premier e l’esponente dem faceva il ministro degli Esteri. Sottoscrisse una cooperazione internazionale con Pechino. Il 27 aprile 2015 il ministro degli Esteri, futuro presidente del Consiglio, firma ben quattro accordi con Pechino. Al centro di quel memorandum vi sono la lotta a terrorismo, criminalità organizzata, traffico di migranti e tratta di esseri umani. I cinesi ne hanno indebitamente approfittato? L’ex ministro Gentiloni interpellato da il Giornale suggerisce «di rivolgersi a Farnesina o Viminale».

Strano che i giornali di ‘destra’ si accorgano solo ora, dopo che i loro partiti di riferimento non sono più alleati col Pd.

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Del resto, il Pd ha venduto ai cinesi Prato decenni fa.




2 pensieri su “Poliziotti cinesi in Italia: “C’è un accordo firmato dal Pd””

  1. questi denunciano il ladro, quando ha rubato e speso la refurtiva.

    La moglie di Samahoro, sta dentro il parlamento italiano dal 2003, nessuno ha mai visto niente,
    nonostante una negra con tacchi a spillo e abiti Prada.

    Adesso di botto esce fuori tutto,
    compreso le sue foto porno.

    1. chissa quante altre ce ne sono cinesi
      e nessuno vede niente.

      Che tutte le donne che sono nella destra
      ed in particolare in forza Italia,
      hanno faccia da prostitute
      non serve un mago per indovinarlo.
      Basta guardarle in faccia.

      Laura Comi la arrestarono poco tempo fa
      e gli trovarono 500 euro in contanti rubati alla mensa dei poveri, da cui ci fini in mezzo mezza Lombardia, a partire da coinfindustria e sindaci della Lega.

      Poi per i leghisti la mafia e’ al sud.
      Siano maledetti coloro che non organizzano nuove fobie.

I commenti sono chiusi.