Zelenski chiude le chiese ortodosse: guerra di religione

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State armando dei criminali. Siete complici dei criminali.

Il Presidente ucraino Volodymir Zelensky ha annunciato che il Consiglio di sicurezza nazionale ha dato istruzioni al governo per presentare in Parlamento una legge per il bando “alle organizzazioni religiose affiliate con centri di influenza della Federazione russa che operano in Ucraina”. Sarà inoltre esaminata la carta della Chiesa ortodossa ucraina, che pure lo scorso maggio ha dichiarato la totale indipendenza e autonomia dal Patriarcato di Mosca, “per individuare eventuali relazioni con il Patriarcato di Mosca”. Il Consiglio di sicurezza ha anche ordinato una verifica per stabilire se la Chiesa ortodossa usa legittimamente il complesso della Kyiv Pechersk Lavra che nei giorni scorsi è stato perquisito dall’Sbu.

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Il servizio di sicurezza di Kiev ha intanto condotto stamane perquisizioni in una decina di chiese e monasteri ortodossi ucraini del Patriarcato di Mosca, “per proteggere la popolazione contro provocazioni e atti terroristici”. Lo rende noto il servizio stampa Sbu, precisando che i suoi dipendenti “stanno mettendo in atto misure di controspionaggio presso strutture ecclesiastiche nelle regioni di Zhytomyr, Rivne e Zakarpattia”.

Fra queste – rende noto il servizio di sicurezza ucraina – sono oggetto di indagini il monastero maschile di San Nicola di Khust, in Transcarpazia; il convento di Sant’Anastasia Stauropygny, l’eremo del convento di Sant’Anastasia Stauropygny, l’eremo dell’icona di Iver della Madre di Dio, l’eremo dell’icona di Chopovychsky Athos della Madre di Dio, nel distretto di Zhytomyr; il convento di Horodotsk, la chiesa di Tutti i Santi di Volyn, la chiesa della Santa Resurrezione e la chiesa della Santa Dormizione nella regione di Rivne.




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