Non avevamo dubbi, grillini complici dei trafficanti delle ong.
“Fu il ministro di allora all’Interno Matteo Salvini a decidere il divieto di ingresso della nave Open Arms in acque italiane”. Sono le parole dell’ex ministro Danilo Toninelli che sta deponendo al processo Open Arms che vede imputato Matteo Salvini per sequestro di persona. “Però, bisogna contestualizzare il periodo – ha sottolineato – Il governo di fatto (ai primi di agosto 2019 ndr) era già finito. La firma del decreto di divieto di ingresso fu messa il primo agosto 2019. Non ci fu alcun tipo di interlocuzione con il ministro Salvini”.
“All’epoca della Open Arms non esisteva già più un governo, esisteva una persona, Salvini, che andava in giro, era in campagna elettorale e parlava alla pancia delle persone – ha proseguito – Non si facevano più Consigli dei ministri con ministri che operavano collegialmente. Siccome si sapeva che sarebbe stato sfiduciato il Governo, si stava cercando di monetizzare stressando l’argomento immigrazione che era molto sentito”.
“Mai in un Consiglio dei ministri o in una riunione formale si è parlato del caso Open Arms – ha detto ancora – Quello che è stato detto dal difensore del ministro è falso, platealmente”. Il riferimento di Toninelli è alla frase della legale che avrebbe parlato di “ore di attesa dietro la porta in Consiglio dei ministri mentre Conte, Toninelli, Di Maio e Salvini erano chiusi”. “Non è mai stato affrontato l’argomento degli sbarchi – ha affermato Toninelli – e dei ricollocamenti”.
“Mi spiace dirlo, ma lei, signora avvocato, ha detto una falsità. Non c’è mai stato un Consiglio dei ministri con all’ordine del giorno la questione che trattasse il caso Open Arms o qualsiasi altro caso di sbarco di una ong”, ha detto l’ex ministro rivolgendosi direttamente all’avvocata Giulia Bongiorno, presidente della Commissione giustizia al Senato, legale di Matteo Salvini, nel corso della deposizione.
Infatti il M5S ha risposto al suo elettorato
fino a quando Salvini non ha fatto cadere pretestuosamente il governo.
Dopodiché ha costretto il M5S, ad allearsi con i suo nemico storico, il PD.
In realtà lo era anche la Lega, in quanto l’elettorato M5S ha sempre saputo che PD e Lega fanno parte della stessa formazione politica.
Ma per dover fare un governo, accettarono a malincuore il governo giallo verde, giacche Mattarella era gia pronto a fare un governo tecnico, subito dopo le elezioni del 2018 ed aveva gia affidato l’incarico a Cottarelli.
Quando poi, la Lega fece cadere il governo giallo verde, ebbe un aumento del consenso, perché le Scimmie-Ominidi erano entusiasti della scelta di Salvini, avvero aver sprecato una occasione storica.
Quindi per il M5S la scelta era se realizzare un governo con l’acerrimo nemico PD, oppure lasciare la palla a Mattarella per fare un nuovo governo tecnico.
Quindi scelsero la seconda opzione, ed il M5S ebbe un crollo di consenso.
Da Allora il M5S un passo la volta e’ stato smembrato e riconvertito nel nuovo PD.
Ma tutto questo ha fatto si, che nel 2022 abbia raccolto 20 punti percentuali in meno, nonostante sia stato comunque il meno peggio fra tutte le forze politiche, del partito unico.
Se omettiamo tutti questi dettagli, facendo una cronistoria come quei subumani leghisti, che non capiscono mai un cazzo di niente.
Caronte siete per i ricchioni e per i negri di merda quello con il quale tua sorella va a letto tutte le sere. Con tuo grande disprezzo visto che il negro lo vorresti portare nel tuo lette scommetto che e’ pure un negro leghista
ti insegno qualcosa, anche se so che e’ tempo perso:
sparlare e farneticare a mo’ di leghista,
non cambia la realtà oggettiva delle cose
Sappi che sparlando e farneticando,
i leghisti si sono fatti fregare la Padania da sotto al naso
per cui solo dal 2019 ad oggi,
hanno fatto arrivare milioni di nazi islamici.