Questa è prostituzione – stendiamo un velo sulla ‘madre’ di questo prostituto digitale – e i siti in questione andrebbero oscurati in Italia. Certamente ci sono modi di aggirare questi oscuramenti, ma ne ridurrebbe enormemente i guadagni.
Invece, le procure italiane sono impegnate nel tentare di oscurare siti che scrivono contro l’immigrazione: invece di perseguire la pornografia minorile e la prostituzione digitale – con multinazionali che guadagnano miliardi di euro facendo i magnaccia digitali – perseguono le idee.
Il Corriere, finanziato dai contribuenti, lo pubblicizza:
Le storie che devono ispirare i giovani secondo il #Corriere? pic.twitter.com/z5RSgDSW2V
— Francesca Totolo (@fratotolo2) December 1, 2022
Siamo in attesa di un magistrato che, invece di occuparsi di limitare la libertà di espressione – dare il culo non è libertà di espressione e, soprattutto, guadagnare su chi dà il culo non è libertà di espressione – si occupi di bloccare questo obbrobrio.
Esistono decine di siti-cloni di OnlyFans… Se ipoteticamente venisse oscurato OF, tutti i vari “creatori di contenuti” si sposterebbero sulle altre “piattaforme”.
Vox permettimi di dissentire sull’uso del termine “magnaccia”: è corretto quando la prostituta viene sfruttata, ma qui parliamo di fancazzisti che vogliono vendere il culo a tutti i costi. Non c’è un “magnaccia” che li obbliga. Il problema è sopratutto chi vuole popolare a tutti i costi la “piattaforma”.