Anziani massacrati da banda rom: pene ridotte 🤡

Vox
Condividi!
VERIFICA LA NOTIZIA

Due rapine messe a segno nel giro di due ore. Due case depredate tra la Castellina e Casalguidi. Ma soprattutto anziani presi in ostaggio, storditi con lo spray urticante, e in un altro caso presi a pugni in testa. Il terrore era durato il tempo di una mattina, quella del 10 luglio 2015. Complice il caldo, le frazioni svuotate per le vacanze, e la banda aveva agito a colpo sicuro, portando via gioielli e contanti. Le indagini dei carabinieri furono precise e puntuali. Si risalì presto a tre persone: Paolo Maria Comelli, e i fratelli Hadzovic, Romeo e Jerry. Volti noti alle forze dell’ordine. A incastrarli furono le testimonianze dei vicini di casa. Quelle stesse che oggi, a sette anni dai fatti, non sono state riconosciute attendibili dai giudici della Corte d’Appello di Firenze, che hanno ridotto per tutti le condanne pronunciate dal Tribunale di Pistoia in primo grado nel 2017. Ridotta da 8 a 6 anni la condanna per Paolo Comelli, difeso dall’avvocato guido Tesi di Pistoia, assoluzione per Romeo Hadzovich, difeso dagli avvocati Fausto Malucchi ed Elena Baldi di Pistoia, condannato in primo grado a 5 anni di reclusione. Infine, Jerry Hadzovich, ritenuto il basista della banda, era già stato assolto in primo grado. Il procuratore Melania Bellini aveva chiesto la conferma della sentenza di primo grado.

Vox

La mattina del 10 luglio 2015, in tre avevano bussato alla porta di un’anziana nella zona della Castellina. Si erano presentati come “quelli dell’acqua”, incaricati dall’azienda di controllare i contatori. Entrati in casa, avevano spruzzato lo spray urticante: la donna, 75 anni, aveva avvertito subito il bruciore, e una sensazione di stordimento che l’aveva resa incapace di reagire. In pochi minuti, la banda aveva portato via milleduecento euro in contanti e cinquemila euro di gioielli, tra anelli, collane e bracciali. Poco dopo, si sarebbero presentati in un’altra casa, nella zona di Cantagrillo. Qui avevano trovato marito e moglie: stesso copione, la visita giustificata per un controllo sulla contaminazione dell’acqua. Distratto lui, avevano aggredito l’anziana donna: dopo aver usato lo stesso spray urticante, l’avevano colpita con un violento pugno in testa, provocandole lesioni al cranio (la prognosi fu di venti giorni). Questa volta ad agire sarebbero stati in due, mentre il terzo uomo aspettava in macchina, una Golf, pronto per la fuga. Le testimonianze dei vicini di casa portarono a una ricognizione personale che non è stata giudicata attendibile nel processo di appello.