Spariti altri 400mila euro. Nonna Soumahoro confessa: “È vero, non abbiamo pagato..”

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“Si è vero. Non gli abbiamo fatto il contratto e non abbiamo pagato gli stipendi”.

Nonna Soumahoro, al secolo Marie Therese Mukamitsindo, ha confessato. Davanti alla commissione dell’ispettorato del lavoro di Latina, stamani la suocera del deputato ivoriano Aboubakar Soumahoro ha ammesso.

Le accuse che le aveva rivolto Youssef Kadmiri, marocchino 42enne, che aveva affermato di essere stato pagato “solo due volte”, sono dunque vere. Ora la donna indagata per irregolarità nella gestione di due cooperative pro-migranti dovrà pagare: ma quando pagherà agli italiani per i 62 milioni che si è pappata col business dell’accoglienza, mentre la figlia faceva la bella vita e il figlio apriva ristoranti in Ruanda?

Marie Therese Mukamitsindo ha riconosciuto di non aver pagato degli stipendi, adducendo però una scusa. “Eravamo in difficoltà”, avrebbe detto.

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Ora nonna Soumahoro dovrà sanare economicamente le posizioni di Youssef Kadmiri e quelle di altri due operatori che avevano lavorato per le cooperative Karibu e Consorzio Aid. Anche costoro avevano accusato la Mukamitsindo di non averli pagati regolarmente.

Nello specifico, Stefania Di Ruocco era in forze alla Karibu dal 2016. Per lei – riferisce il Corriere – è stata definita la somma di oltre 21mila euro comprensive di Tfr. Da quasi due anni non aveva ricevuto nulla: da gennaio a dicembre 2021 e poi da gennaio 2022 sino ad ottobre di quest’anno. Con lei anche Mohamed El Motaraji. Come vedete, le coop che fanno soldi con l’accoglienza non solo parassitano con l’invasione, ma arricchiscono anche gli immigrati più o meno regolari e danno lavoro ad altri immigrati.

Ma la vicenda è tutt’altro che risolta. Le tre vertenze sarebbero solo la punta di un gigantesco iceberg di truffe e una piccola parte delle denunce presentate nei confronti delle coop della famiglia Soumahoro.

Secondo la stima di Gianfranco Cartisano di Uiltucs, ammonterebbe almeno a 400 mila euro la somma dovuta alla retribuzione regolare dei lavoratori, in gran parte migranti stranieri. In un video pubblicato nei giorni scorsi, il deputato Soumahoro aveva affermato in lacrime che sarebbe stato dalla parte degli accusatori, se fossero state accertate le irregolarità da loro denunciate.




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