Trecento immigrati assediano poliziotti a sputi e insulti: lo calpestano svenuto – VIDEO

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Centinaia di clandestini ogni giorno si mettono in fila per le richiesta d’asilo e sono quotidiani gli scontri con la polizia che cerca di mantenere l’ordine. Avete capito bene: sono fottuti clandestini che ‘chiedono asilo’. Per lo più pakistani e bengalesi.

Chiedono asilo, tutti maschi in cerca di figa bianca. E questo governo di deficienti non li carica su furgoni e poi aerei verso casa. ‘Gestisce’.

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“Via Umberto Cagni è sicuramente l’esempio per eccellenza dei frutti di una immigrazione senza controllo, che purtroppo ricade ancora una volta sulle teste dei residenti e soprattutto sugli uomini e le donne delle forze dell’ordine che devono gestire un fenomeno ingestibile”, ha dichiarato Pasquale Alessandro Griesi, segretario regionale Lombardia del sindacato Fsp Polizia di Stato.

“Nell’ultimo servizio di ordine pubblico abbiamo notato che gli immigrati, circa 250/300 persone, dopo diversi servizi televisivi e giornalistici, sono diventati molto più aggressivi. Hanno letteralmente aggredito una squadra del reparto con spinte, sputi e insulti, nell’attesa di un errore o una spinta più energica da parte dei poliziotti preposti, che sono costretti a fare da transenna per regolare il flusso d’ingresso”, denuncia ancora Pasquale Alessandro Griesi.

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Tutto questo mentre da Palazzo Marino le istituzioni non intervengono, lasciando tutto il peso della gestione sui poliziotti. Solo poche settimane fa il Pd pare si sia reso conto del degrado, senza però intervenire. Come se non bastasse, come denunciano i sindacati di polizia, gli stranieri in coda hanno costantemente il cellulare tra le mani e riprendono qualunque mossa degli agenti. Il motivo è ovvio: sono pronti a riprendere ogni minima sbavatura e passo falso dei poliziotti, per poi girare i video a qualche antagonista, che poi ci monta su un caso mediatico.

Il Pd si accorge ora del caos migranti. L’ira della polizia: “Perché sono qui?”
Comprensibile il disagio e la pressione subita dagli agenti, costretti a operare in scenari ad alta pericolosità, sotto provocazione e con i cellulari sempre puntati addosso. E per capire cosa si intende per “alta pericolosità” bisognerebbe trovarsi a passare in via Cagni in quei frangenti. Ieri, per esempio, durante la colluttazione tra gli stranieri e gli agenti, è stata rinvenuta anche un’arma bianca, ma non solo: “Mentre spingevano, a qualcuno è anche caduto un coltello a serramanico a terra. Inoltre, nella calca uno di loro è svenuto, tanto che i poliziotti preposti non riuscivano a tirarlo fuori, perché gli immigrati accalcati lo calpestavano incuranti”.

Questi sono i frutti di una immigrazione incontrollata che ora va gestita. Il problema si è dovuto spostare da via Montebello, dove già vengono gestite circa 300 persone giornaliere. Immaginiamo se si aggiungessero anche i numeri di via Cagni con annesso campeggio: lascio a voi le conclusioni”, dice con amarezza Griesi.

“Sappiamo per certo che la questione è attenzionata dal prefetto e dal questore e che presto sarà convocato un tavolo congiunto in prefettura (questura, prefettura, comune e forse terzo settore) per tentare di arginare il problema. Ma diventa indispensabile che ognuno si prendesse le proprie responsabilità”.

“Questo fenomeno immigratorio incontrollato non ha soluzioni ma può essere solo gestito dalla collaborazione di tutti, nessuno escluso, e non come accaduto sino ad oggi sulle spalle dei singoli operatori di polizia”.




Un pensiero su “Trecento immigrati assediano poliziotti a sputi e insulti: lo calpestano svenuto – VIDEO”

  1. “Questo fenomeno immigratorio incontrollato non ha soluzioni…. c’è una sola soluzione: rimandare questi clandestini immediatamente al loro paese, senza se e senza ma!

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