Soumahoro, la coop di famiglia gestiva 43 centri di accoglienza

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La suocera di Soumahoro, protagonista con la figlia e moglie del deputato africano del Pd, ha dominato per anni il panorama pontino dell’accoglienza dei sedicenti rifugiati.
Si contavano 150 dipendenti nel giugno 2018, per l’appalto – avuto dai comuni a guida Pd – di progetti Sprar a Sezze, Terracina, Roccagorga, Monte San Biagio e Priverno oltre a una quarantina di strutture, tra Centri di Accoglienza Straordinari e centri per i minori, sparse per tutta la Provincia.

Ora sono sotto inchiesta:

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Dallo Stato 227mila euro a famiglia Soumahoro: lui li fa sbarcare e loro ci guadagnano

Quel colosso, la cooperativa Karibu, di cui la suocera è presidente e la moglie socia, nel solo 2017 ha incassato 11 milioni di euro col solo business dell’accoglienza.




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