Mohammed: “I miei genitori hanno pagato 600 euro per mandarmi in Italia”

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Genova, viaggio in un centro per minori clandestini: “Soldi ai trafficanti per arrivare in Italia. Il prezzo per avere una chance di vita migliore”. A spese vostre.

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Tra i clandestini non accompagnati ospiti di una struttura del Ceis a Campi. Il “sogno di due sedicenni arrivati da Albania ed Egitto: vogliamo studiare”. Nel frattempo stuprano le ragazzine a Genova.

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«Per farmi venire qui in Italia i miei genitori hanno pagato 600 euro. Un viaggio lunghissimo attraverso la rotta Balcanica, partito dall’Albania e terminato a Trieste».

A raccontarlo è K., 16 anni. È seduto in una delle salette della comunità “Terra”, struttura di prima accoglienza gestita dal Ceis a Campi. Arriva da Fier, un centinaio di chilometri da Tirana. I 600 euro gli sono serviti per salire sul furgone che ha condiviso con altri piccoli invasori.

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E’ un fenomeno che dobbiamo alla famigerata legge Zampa che impone di non rimandare dai genitori i clandestini minorenni.

Eppure l’Albania è oggi come un qualsiasi stato europeo: perché non affidarli all’ambasciata per il rimpatrio dai genitori? Perché non denunciare i genitori?

Perché il clandestino minore vale quasi 90 euro al giorno per le coop vicine al partito che ha inventato la legge.

Manteniamo un esercito di 10mila piccoli criminali albanesi




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