Il blocco navale di Crosetto si è perso nella sua cucina.
Mentre il cosiddetto stato è impegnato nel dare la caccia a immaginifici ‘neonazisti’ che vogliono l’Italia rimanga Italia, ecco che i veri nemici continuano a sbarcare. Con la criminale collaborazione dello stesso stato.
Si susseguono ormai senza tregua gli sbarchi di clandestini nel porto di Roccella Ionica. Ormai una Lampedusa calabrese da mesi. Nel pomeriggio, a seguito di una operazione di scafismo in mare compiuta dai cosiddetti militari della sezione navale della Guardia di Finanza, sono giunti altri 82 clandestini di varie nazionalità che si aggiungono ai 263 arrivati ieri mattina. Nei precedenti 16 giorni si erano già verificati altri 11 sbarchi.
Prima di raggiungere il porto della Locride, a bordo di una piccola barca a vela partita alcuni giorni fa dalla Turchia, gli scrocconi si trovavano a bordo del natante, opportunamente in avaria, a diverse miglia di distanza dalla costa della Locride. Ma non ci sono problemi: i dipendenti statali che si dicono militari vanno ovunque a prenderli. Poi a voi fanno la multa per uno scontrino.
La Turchia prende miliardi di euro l’anno dalla Ue – quindi oltre un decimo dei soldi sono italiani – per bloccare il passaggio di clandestini verso la Grecia e quindi la Germania. Ecco che prendono le navi. La Ue è sempre una fregatura per l’Italia.
Dopo lo sbarco nel Porto di Roccella (il 75esimo nel 2022), i clandestini sono stati momentaneamente sistemati nella tensostruttura realizzata tempo addietro e gestita dai volontari a pagamento della Croce Rossa e della Protezione Civile.
L’esodo che si è intensificato negli ultimi giorni sta creando problemi seri e di varia natura a tutto il business dell’accoglienza.
Arrivi dalla Turchia? Subito su un aereo militare che ti riporta ad Ankara. Che ci vuole? Ma la Ue vieta i respingimenti collettivi. E il governo chiacchiera.