“Il 4 novembre è una ricorrenza che ce-
lebra la fine di un conflitto, e dunque
la pace”.Così il messaggio del ministro
della Difesa per la Giornata dell’Unità
nazionale e delle Forze Armate.“Occorre ricordarlo soprattutto in un
contesto internazionale caratterizzato
da minacce irresponsabili e continuati-
ve alla pace”come ad esempio”la dramma-
tica aggressione all’Ucraina,cui stiamo
cercando,al fianco dei nostri alleati,
di rispondere per giungere a una cessa-
zione del conflitto che tuteli i dirit-
ti inderogabili dell’aggredito”,conti-
nua il messaggio.
Se i soldati italiani della Grande Guerra avessero condiviso le idee di Bue Grasso, oggi parleremmo tutti tedesco. E parleremo tutti arabo se aspettiamo un blocco navale da parte sua.
Oggi non celebriamo la pace, ma la Vittoria.
L’Italia del ’15-’18 è la Russia di oggi, il Donbass è le terre irredente di ieri.
Vabbè, ma questo è un tubbettone.