“Il 4 novembre è una ricorrenza che ce-
lebra la fine di un conflitto, e dunque
la pace”.Così il messaggio del ministro
della Difesa per la Giornata dell’Unità
nazionale e delle Forze Armate.“Occorre ricordarlo soprattutto in un
contesto internazionale caratterizzato
da minacce irresponsabili e continuati-
ve alla pace”come ad esempio”la dramma-
tica aggressione all’Ucraina,cui stiamo
cercando,al fianco dei nostri alleati,
di rispondere per giungere a una cessa-
zione del conflitto che tuteli i dirit-
ti inderogabili dell’aggredito”,conti-
nua il messaggio.
Se i soldati italiani della Grande Guerra avessero condiviso le idee di Bue Grasso, oggi parleremmo tutti tedesco. E parleremo tutti arabo se aspettiamo un blocco navale da parte sua.
Oggi non celebriamo la pace, ma la Vittoria.
L’Italia del ’15-’18 è la Russia di oggi, il Donbass è le terre irredente di ieri.
Dite a corsetto che Rise Bove, sta a meno 1 miglio dall’ ingresso del porto di Siracusa, Humanity1 e Geobarents stanno in acque territoriali italiane e che stanotte sbarcheranno, alla faccia di quest altro governo dei inutili leccaculo dei loro padroni, ue ed usa, dopodiché si affiderà anche essa domani…..
Non faccio commenti sono inutili
Ocean Viking… scusate non ho gli occhiali
I destristi (post)missisti squittiscono perché, col “governo” della LORO kosherburina RRRomana, sia finalmente possibile chiamare il 4 novembre, data dell’entrata in vigore dell’armistizio di Villa Giusti (firmato il 3 novembre 1918), che sancì la resa dell’Impero austro-ungarico all’Italia, “Giorno della Vittoria”. Ah, senz’altro. Tra non molto rivendicheranno più o meno lo stesso per l’altra bella giornata dell’8 maggio 1945, quando terminò in Europa, con la distruzione della Germania eroica, il secondo megamacello. Meglio, per quanto attiene all’ItaGlia disgraziata, l’8 settembre 1943 di Badoglio, o anzi, ancora prima, il 3 settembre di Castellano. Sì sì. Davvero onorevoli “vittorie” quelle nostre nelle due Guerre Mondiali. Entrambe basate sul tradimento nei confronti dell’alleato: prima austriaco, poi tedesco. Andatevi a nascondere.
“Entrambe basate sul tradimento nei confronti dell’alleato: prima austriaco, poi tedesco.” E per confluire, entrambe le volte, nella coalizione dell’internazionale di Shylock, dei nostri veri nemici.