Africano devasta due bar e picchia la barista: “Ammazzo tua figlia”

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Tanto basta poi dirsi matti.

Due bar vandalizzati, titolari picchiati con altri avventori da un ubriaco. Erano circa le 20 di sabato sera, quando da poco i negozi del centro avevano chiuso e la gente iniziava a rincasare. La scena a cui hanno comunque assistito molti savignanensi è stata da incubo.

I titolari del bar Commercio di Savignano, Domenico Bombara e il figlio, erano fuori sevizio: per compere e commissioni. In quel momento si è presentato al bar un giovane marocchino . A servire i clienti del locale c’era solo la nuora, Sara, in compagnia della sua bimba Emma di soli 3 anni. L’ubriaco, appena arrivato, ha iniziato a rompere tutto, spaccando posacenere e rovesciando tavolini e sedie. Poi con fare minaccioso voleva entrare e visto che la barista gli diceva di star fuori ha proferito frasi del tipo «ti ammazzo col coltello, a te e tua figlia» e con fare violento tentava di arrivare alla nuora e alla bimba. Alcuni avventori l’hanno trattenuto fuori.

«Mi hanno avvisato per telefono del pandemonio al bar – informa Domenico Bombara – Sono arrivato di corsa sul posto, ho impedito al magrebino di entrare e l’ho ricacciato verso la strada. Mi ha colpito violentemente in viso con un posacenere di vetro, lesioni poi refertate con 6 giorni di prognosi in pronto soccorso. Con tutta la mia forza l’ho spinto lontano. Ma una volta quasi fuori dal nostro gazebo antistante il bar, lui ha continuato a rovesciare tavoli e spaccare posacenere. Poi si è avviato come per andarsene. Appena gli ho girato le spalle è tornato sui suoi passi e mi ha preso in una morsa da dietro, stringendo forte e facendomi rischiare di soffocare oltre che a lasciarmi altri lividi sulla schiena. È intervenuta una persona che era presente e l’ha staccato. Per tutta risposta l’ubriaco è scappato verso il vicino bar Portico. Non pago di quanto già fatto, ha picchiato Sara, la titolare del Portico ed fatto altre intemperanze. Mi dicono che il soggetto avesse a 1,7 g/l nel sangue e droga: una cosa inaudita».

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Arrivata l’ambulanza e la pattuglia dei carabinieri, Bombara è stato invitato a rimanere dentro al bar: voleva farsi giustizia da sé, e dargliene di santa ragione a quell’ubriaco violento che aveva terrorizzato nuora e nipotina. Il marocchino invece ha continuato nelle sue inspiegabili intemperanze, picchiando anche al bar Portico e aggredendo anche i militari dell’Arma (un uomo e una donna). Altri due magrebini che erano presenti fin dall’inizio delle intemperanze dell’ubriaco, vedendo l’accaduto, si sono dileguati velocemente. Forse temevano il giovane ubriaco conoscendolo forse come un soggetto non nuovo a simili scatti violenti. Anche Sara Lami del bar Portico si è dovuta far medicare al Pronto Soccorso dove le sono stati computati 10 giorni di prognosi per i colpi subiti.

Ieri la notizia ha fatto velocemente il giro di tutta Savignano: «Sono vicino agli aggrediti che ho chiamato al telefono ed ho sentito molto scossi – afferma il sindaco Filippo Giovannini – Ringrazio molto anche i carabinieri che sono intervenuti prontamente e che a loro volta sono stati aggrediti. Mi auguro che l’autore delle violenze venga perseguito a termini di legge. Un simile episodio, per fortuna, a Savignano era da molto tempo che non accadeva e va annoverato come un caso isolato».

Il marocchino è stato arrestato per lesioni, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale. Stamattina verrà processato per direttissima in tribunale a Forlì.

Savignano, spacca tutto in due bar e ferisce i gestori