Questo dimostra che una piccola minoranza organizzata e pronta a tutto può imporre ad una maggioranza di imbelli quello che deve essere fatto.
L’uscita dei tifosi dalla Curva nord durante la sfida tra Inter e Sampdoria, in seguito alla morte del capo ultras nerazzurro Vittorio Boiocchi, ha generato polemiche sui social. Sono diverse infatti le testimonianze di tifosi e appassionati costretti, nella gara giocata ieri a San Siro, a lasciare il proprio posto nel settore della tifoseria organizzata.
La notizia dell’agguato a Boiocchi è iniziata a circolare in curva poco prima dell’inizio della partita, con la scelta inizialmente di togliere striscioni e tamburi oltre a dare lo stop ai cori. Poco prima del 45′ i capi dei vari gruppi organizzati hanno lasciato la curva, con il resto dei tifosi che sono usciti nel corso dell’intervallo.
Tuttavia, sui social sono spuntate diverse testimonianze di tifosi obbligati a lasciare il proprio posto, invitati anche con le maniere forti. “Non mi capacito di come 8/10 persone abbiamo sgomberato un intero settore con urla, minacce e spintoni”, scrive un tifoso interista su Twitter. “Ho visto bambini piangere e persone venire spintonate perché non volevano andarsene. Io ero con una mia amica e mi è venuto un attacco di panico. Pensavo di prenderle”, ha aggiunto. Qualcuno ha potuto comunque vedere il resto della gara da altri settori, ma in diversi non hanno potuto far altro che lasciare lo stadio con 45′ di anticipo.
La stragrande maggioranza delle persone non è in grado di badare a se stessa. E si basa per la propria sicurezza sullo Stato. Se tutto collassasse, come accaduto con Roma, pochi prenderebbero il potere con la forza. Se buoni o cattivi dipenderà anche da noi.
Verissimo. Il problema è che questi Delinquenti, non sono un esempio da prendere.
Anzi, sarebbero senza dubbio una minaccia nel caso fosse necessario dover ristabilire l’ordine, quando avverrà il collasso delle istituzioni ‘liberal’, dominate da gay e gayfriendly, che basano interamente il loro dominio sulla forza militari di personale pagato.
Una volta che vanno in secca le fonti di finanziamento, per qualsiasi motivo, quelli se stanno a casa, o peggio, diventano parte del problema.
Esattamente come successe a Roma, ma, precisiamo, non certo la Roma dei senatori e dei consoli, ma quella dei cesari e dei papi.
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”Si sarebbe davanti a un fenomeno eccezionale: la trasformazione di Nuova Delhi in un giocatore determinante per gli equilibri interni britannici. Giocatore in grado di consolidarli o spezzarli, a seconda dell’interesse e della contingenza, con l’aiuto della sua progenie inserita nei posti-chiave di economia e politica. La metropoli ostaggio della (fu) periferia.