Meloni esordisce con record di sbarchi: scafisti di stato ne sbarcano 1.500 in 24 ore

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Mentre Giorgia è impegnata al telefono col guerrafondaio della Nato, i veri invasori continuano a sbarcare.

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Da stamattina alle 10 sono in corso le operazioni di sbarco di 650 clandestini che sono stato prelevati dal famigerato pattugliatore della Capitaneria di porto Diciotti su ordine di Alarm Phone.

Gli scrocconi, partiti dalle coste libiche, arrivano in gran parte dall’Egitto: ci sono casi di scabbia.

Prima dell’arrivo di nave “Diciotti”, sono sbarcati 109 clandestini che si trovavano su un veliero partito dalle coste turche intercettato da un pattugliatore romeno che opera nell’ambito del sistema Frontex.

Nella serata di ieri, invece, sono avvenuti altri due sbarchi: il primo nel tardo pomeriggio, quando è arrivato al porto di Crotone un veliero intercettato da una unità della Guardia di finanza, con a bordo 99 migranti. Sempre in serata, un’altra unità navale delle Fiamme gialle ha condotto nel porto di Le Castella una imbarcazione con a bordo 54 clandestini.

Prima di smontare il poderoso dispositivo di scafismo di stato messo in atto dal governo Draghi ci vorranno settimane. Ciò non toglie che basterebbe ordinare agli scafisti di stato di fare rotta verso il Nordafrica invece che in Italia.

E a Lampedusa un peschereccio in ferro, con almeno 300 clandestini, è stato agganciato dalle motovedette di Guardia di finanza e Capitaneria di porto. Il conteggio approssimativo parla di circa 300 scrocconi, ma non si ha contezza di quanti ve ne siano sotto coperta.

Intanto il traghetto Novelli, su disposizione della Prefettura di Agrigento, imbarcherà da Cala Pisana 500 migranti clandestini ospiti dell’hotspot di Lampedusa. Verranno direttamente a spacciare a casa vostra.

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La cronaca del giornale locale fino ad oggi pomeriggio:

Sono 37 i migranti appena giunti a Lampedusa dopo essere stati soccorsi, su due barchini, dalle motovedette della Guardia di finanza. Salgono a 8, con un totale di 282 persone, gli sbarchi registratisi da mezzanotte. Sul penultimo natante intercettato c’erano 26 persone (fra cui 3
donne e un minore) in fuga da Liberia, Guinea, Costa d’Avorio, Mali, Nigeria e Camerun. Sull’ultimo barchino invece c’erano 14 tunisini, fra cui 3 minori. Anche questi due gruppi sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola.

Sono 245, con sei diversi barchini, i migranti giunti a Lampedusa dalla scorsa notte. L’isola è in piena emergenza e da molo Favarolo verso l’hotspot è un continuo via vai di mezzi che si occupano del trasferimento.

I primi 7 tunisini sono stati bloccati, durante la notte, sul lungomare Luigi Rizzo. Nel frattempo, a 6 miglia da Capo Ponente, la Guardia costiera intercettava 36 (fra cui 15 donne e 4 minori) in fuga da Guinea, Burkina Faso, Mali, Liberia e Costa d’Avorio. All’alba, la motovedetta Cp327 della Guardia costiera ha bloccato un barchino di 6 metri con a bordo 49 persone, fra cui 14 donne e 7 minori. Direttamente a molo Favarolo è invece arrivato un natante di 5 metri con 16 tunisini a bordo, mentre a largo la motovedetta fermava altri 30 (fra cui 8 donne e 1 minore) scappati da Guinea, Costa d’Avorio, Senegal, Gambia. Il sesto sbarco, con 107 bengalesi, marocchini, siriani ed egiziani s’è registrato dopo un soccorso al largo dalla Guardia di finanza. L’imbarcazione sulla quale viaggiavano, partita da Zawia, è una lancia libica di 10 metri che è stata portata a molo Favarolo e sequestrata.

Tutti i migranti sono stati condotti, dopo un primo triage sanitario, all’hotspot di contrada Imbriacola dove si trovano al momento 1139 migranti.

La Prefettura di Agrigento, d’intesa con il Viminale, ha disposto per oggi il trasferimento di 560 persone. Si cerca di alleggerire le presenze perché le condizioni del mare sono tipicamente estive e si teme un nuovo, massiccio, esodo dalle coste tunisine. Per la mattinata, con il traghetto di linea per Porto Empedocle, sono in partenza 110 migranti. In serata, con la stessa destinazione, partiranno altri 450.

Un mese a discutere di ministeri invece di avere un piano pronto e immediatamente implementabile. Non attenderemo mesi prima di vedere effetti: li vogliamo vedere subito, visto che basta fare quello che si è promesso in campagna elettorale.

Quando gli sbarchi si azzereranno, perché si azzereranno – ricordiamo che Salvini li aveva ridotti all’1% di oggi con la zavorra grillina -, rimarrà comunque intatto il disprezzo per le crocerossine della cosiddetta guardia costiera che in questi anni hanno vomitato in Italia centinaia di migliaia di spacciatori, stupratori, scrocconi e clandestini.




2 pensieri su “Meloni esordisce con record di sbarchi: scafisti di stato ne sbarcano 1.500 in 24 ore”

  1. Si ma se anche se la nostra marina militare scafista lì va a prendere in mezzo al mare per portarli in Italia cosa si può fare. Non hanno neanche la dignità di rifiutarsi di obbedire a un cazzo di ordine infame. Vermi

I commenti sono chiusi.