Lo Stato italiano finanzia gli immigrati: fanno più figli per non pagare le tasse

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L’Italia è il paradiso dei balocchi per tutti, tranne che per gli italiani.

Quando non differenzi il tuo welfare per cittadinanza, ottieni il risultato opposto di quello che vorresti ottenere: finanzi la natalità sbagliata, oppure permetti agli immigrati di truffare.

Il nuovo governo, che vuole aumentare la natalità degli italiani, deve fare molta attenzione a non finire per finanziare l’aumento della natalità degli invasori: che è quello che è avvenuto in Francia. Noi, a differenza loro, possiamo ancora usare la cittadinanza per discriminare positivamente aiutando solo i cittadini, loro, avendo un terzo dei cittadini che non sono francesi di sangue, non possono senza dovere entrare in campi al momento scivolosi.

Se consideriamo l’incidenza degli adulti autoctoni a rischio povertà o esclusione sociale, il nostro paese registrava, prima del famigerato ‘lockdown’, un 26,3 per cento. Tra gli extracomunitari il dato saliva ad un incredibile 53,8 per cento, mentre tra i comunitari si arriva al 42,3 per cento, in entrambi i casi molto sopra la media europea.

Dopo la quarantena il dato è certamente molto più alto. Aggravando quindi sia la povertà della popolazione autoctona, sia la totale inutilità di quella straniera, ormai solo un peso per il welfare state: ancora di più, in previsione della sanatorio di clandestini che non producono alcuna ricchezza e che andranno, invece, a pesare ancora di più sullo stato sociale.

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Lo squilibrio trova conferma nei dati Istat – pre epidemia – relativi alla povertà: se complessivamente le famiglie in condizione di povertà assoluta e relativa sono rispettivamente il 6,9 e il 12,3 per cento del totale, tra le famiglie di soli stranieri l’incidenza sale al 29,2 e 34,5 per cento.

In sostanza: abbiamo sempre importato povertà. E infatti siamo sempre stati noi a mantenere loro, attraverso sussidi, non loro a pagarci le pensioni.

Infatti, quando andiamo ad analizzare i dati del welfare, ci accorgiamo che gli extracomunitari, che sono circa il 5,9 per cento della popolazione, si pappano tutto:

In pratica prendono quasi 3 volte la disoccupazione rispetto alla loro incidenza sulla popolazione; oltre 2 volte assegni familiari; circa 2 volte cassa integrazione; e 1,5 volte l’assegno di maternità.

Li manteniamo.

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Dall’analisi è esclusa la pensione, quello sarà un problema che ci sarà non appena l’immigrazione invecchierà. E sarà drammatico, perché coi contributi risibili che pagano, chi li paga tra loro, non solo non pagheranno le nostre, ma nemmeno le loro:

Gli immigrati pagano metà tasse rispetto a italiani

In sostanza: stiamo mantenendo i nostri invasori. E tutto questo sarà aggravato sia dal lockdown che ha azzerato settori economici ad alta incidenza di lavoratori immigrati, sia dalla sanatoria. Che vista la situazione è una follia non solo sociale, ma anche economica.

Non solo. Per non pagare tasse e ricevere rimborsi, agli immigrati basta una certificazione del consolato per dimostrare di avere in patria una famiglia numerosa. E fregarsi tutti i sussidi.

Nei regolamenti dell’Agenzia delle entrate, infatti, l’assurdo cavillo che permette agli stranieri di truffare lo Stato: agli extracomunitari basta infatti una certificazione del consolato per dimostrare di avere in patria famiglie numerose. E nessuno può andare a controllare.

È questo l’assurdo cavillo che permette a migliaia di extracomunitari di gonfiare la dichiarazione del numero di famigliari a carico.

La norma, come quella che ha aperto la pensione sociale agli immigrati che mai hanno lavorato in Italia, è stata varata dal governo Prodi (296/2006). Questa rende possibile ai cittadini extracomunitari una detrazione per carichi di famiglia.

Si verifica con una certa frequenza che un extracomunitario dichiari di avere a carico da 10 fino a 20 famigliari nel Paese d’origine. Di conseguenza, il soggetto in questione potrebbe beneficiare di enormi detrazioni e addirittura potrebbe ritrovarsi a credito di fronte all’erario.

Tutto a spese nostre. Ma poi, anche se fossero familiari reali, perché dovrebbero essere detraibili per gli immigrati?

Questi provvedimenti nacquero per favorire la natalità italiana, invece finiscono per finanziare quella straniera. In caso di immigrati, avere più figli dovrebbe essere uno svantaggio fiscale, non un vantaggio.

Quale popolo sano di mente aiuterebbe l’invasore ad avere più figli?




2 pensieri su “Lo Stato italiano finanzia gli immigrati: fanno più figli per non pagare le tasse”

  1. Quando si parla di finanziare la natalità,la domanda che mi pongo è sempre “quale natalità”?
    Perché non vorrei che qualcuno considerare i regolari parte della popolazione italiana(quando in realtà essi stessi si considerano e di fatto manifestano l’esserne un corpo estraneo)e percorra in maniera idiota la strada di nazioni rovinate come la Francia.

  2. Il fatto è che non siamo noi autoctoni a finanziare la natalità allogena, ma la classe dirigente altrettanto autoctona ma manovrata da poteri globalisti e internazionalisti che hanno pianificato la distruzione della razza bianca.

    Non è un problema solo italiano, ma di tutte la nazioni europee. Infatti il tasso di natalità della Francia è drogato dalla prolificità di ne(g)ri, arabo-islamici e popolazioni dei dipartimenti d’oltremare.

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