Rapina in un centro di accoglienza, finisce in obbligo di dimora un extracomunitario, residente nel comune di Roscigno, a seguito di un’indagine condotta dalla polizia di Sarno. La misura è stata emessa dal tribunale di Nocera Inferiore, dopo la denuncia presentata dal personale di un centro di accoglienza di Sarno.
In pratica lo ‘obbligano’ a farsi mantenere in Italia invece di rimandarlo a casa.
L’immigrato aveva rapinato un’operatrice addetta alla distribuzione dei “pocket money”, la paghetta da profugo che lo Stato italiano regala ogni mese agli scrocconi che sbarcano in Italia.
Era il 5 agosto scorso, quando lo scroccone pretese che gli venissero corrisposti i pocket arretrati relativi a cinque mesi. In quel momento, venivano distribuite le paghette corrispondenti ai mesi di marzo e aprile, lui voleva anche maggio, giugno e luglio.
Al rifiuto dell’operatrice, che non aveva disponibilità di quanto preteso, lo straniero dopo aver sfasciato gli arredi del centro, impugnò un lucchetto e lo usò come arma per impossessarsi di una somma di denaro. Poi fuggì a piedi, facendo perdere le sue tracce. L’operatrice fu soccorsa dal personale medico dell’ospedale di Sarno per una lieve forma di choc.
Giorni fa, l’ordinanza applicata all’uomo, che fu trasferito all’epoca allo SPRAR di Roscigno, la struttura che ospita i richiedenti asilo.
Dove ora continua a vivere da voi mantenuto e a riscuotere la paghetta.