Bologna: sindaco PD annuncia una mappa con le zone vietate alle donne

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A Bologna il Pd farà una mappatura della città per indicare alle donne italiane dove non possono andare senza essere stuprate dal migrante di turno. Presto tutte le città a guida Pd faranno lo stesso.

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Bologna prepara l’individuazione di “percorsi sicuri” contro le violenze sessuali che si verificano nelle strade o in altri spazi pubblici della città. A parlarne è il vicesindaco della città, tal Emily Clancy, rispondendo ad un’interrogazione presentata da Francesca Scarano (Lega). “Come primo passo verso azioni coordinate e strutturali, abbiamo avviato una raccolta dati che ci permetterà di procedere ad una mappatura delle zone e delle strade della città- spiega Clancy- che presentano criticità in ordine alla sicurezza, dove ci sono state segnalazioni o si sono consumati reati” come quelli citati.

Capito? Si certifica ufficialmente che ci sono no-go-zone per le donne. Poi tagliatevi le ciocche per le iraniane.

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“La mappatura è condivisa con le associazioni che si occupano di violenza di genere e con i centri antiviolenza- continua la vicesindaca- con il coinvolgimento sia delle forze dell’ordine che del tessuto sociale e produttivo della città”. Questo lavoro “potrebbe essere un utile strumento per definire, ad esempio- afferma Clancy- dei percorsi e dei punti sicuri, sull’esempio di quanto fatto in altre città europee”.

Infatti, seguite proprio il bell’esempio delle no-go-zone europee.




3 pensieri su “Bologna: sindaco PD annuncia una mappa con le zone vietate alle donne”

  1. Bravo accoglione di un lepore. Benessum, cioè benissimo, visto che per motivi di salute devo venire settimanalmente a Bologna, anche via sant’ Isaia, che peraltro è a traffico limitato, è inclusa nel divieto d’ accesso alle donne?
    Lo dico in italiano e chiedo scusa e perdono ai lettori, ma quando ci vuole ci vuole : “ma vai a fare delle pugnette”. Il termine ha molti significati, ma in questo caso è usato come è in origine.

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