I grillini propongono le stanze del buco dove i drogati possano drogarsi e magari essere poi direttamente liofilizzati e infine bruciati nei forni così da non turbare con la loro presenza i radical chic delle ZTL.
La nostra visione è opposta: i drogati non vanno assecondati, vanno curati, anche contro la loro volontà, perché non hanno volontà quando sono schiavi della droga. Quindi vanno curati grandi campi di lavoro dove il drogato – compreso il fottuto cocainomane radical chic – siano obbligati a lavorare dall’alba al tramonto fino alla completa disintossicazione.
Per gli spacciatori, ovviamente, la cura è una sola: la morte. Lo Stato deve favorire la presenza di milizie popolari con licenza di uccidere.
“Fin dalla conferenza di Genova c’è stata una grande discussione relativa alle innovazioni necessarie per quanto riguarda i servizi di limitazione dei rischi e riduzione del danno.
Il nostro Paese da questo punto di vista non è fra i più aggiornati e anche attraverso il confronto con gli esperti dell’Emcdda che hanno preso parte ai lavori del Pand è emerso forte il bisogno di sperimentare l’efficacia di alcune tipologie di servizi ad oggi poco presenti o del tutto assenti: drug checking e sperimentazioni delle stanze del consumo, fanno parte delle proposte emerse. Un approccio al tema del consumo tra medico e culturale che è presente in realtà come Svizzera, Germania, Spagna, Francia, Paesi Bassi o in Norvegia”.A dirlo è Fabiana Dadone la ministra alle Politiche Giovanili con delega alle politiche antidroga parlando del nuovo Piano di Azione Nazionale Dipendenze 2022-2025, (Pand), messo all’ordine del giorno della Conferenza Unificata in programma il 12 ottobre.
Che disdetta, non siamo “aggiornati”.
Concordo con l’articolo, a parte la pena di morte per gli spacciatori, che li metterei in galera a vita a fare lavori forzati. Chi ha proposto questa porcata, odia la vita e se sapesse cosa vuol dire avere persone in casa, od essere dei drogati, gli consiglierei di autoespelletsi dall’Italia.