Draghi lascia l’Italia senza gas: mancano 3 miliardi di metri cubi e i tedeschi ce lo fregano

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In Europa mancano 9,6 miliardi di m3 di gas in stoccaggio

Secondo Gas Infrastructure Europe, l’Europa ha bisogno di pompare altri 9,6 miliardi di m3 di gas nei suoi UGS (undergournd gas storages) per raggiungere il livello di inizio della stagione invernale 2019-2020.

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A partire dall’1 ottobre, le riserve di gas negli UGS europei sono state reintegrate di 62,8 miliardi di metri cubi. Allo stesso tempo, anche le riserve vicine al massimo in UGS dei grandi paesi europei non garantiscono un passaggio affidabile del prossimo periodo autunno-inverno, ha riferito Gazprom.

Ad esempio, in Germania nell’ultimo periodo autunno-inverno, il consumo di gas è stato di 57 miliardi di m3, ovvero in media – 9,5 miliardi di m3 al mese.

L’attuale livello di occupazione di UGS in Germania è del 92%, il volume di gas attivo è di 20 miliardi di m3. Cioè, questo volume è paragonabile al consumo medio durante l’OPP per soli due mesi.

Inoltre, anche l’Ucraina sta incontrando difficoltà con il riempimento degli impianti di stoccaggio, riconoscendo che esiste solo una possibilità teorica per riempire UGS e non ce n’è una pratica, scrive TASS.

All’1 ottobre, 14 miliardi di m3 di gas sono stati accumulati negli UGS ucraini dei 19 miliardi di m3 necessari per l’inverno.

E l’Italia è nella stessa situazione, come scrive Porro.

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Riguardo la crisi energetica che stiamo vivendo per prima cosa dovremmo prendere atto della realtà. E non inseguire le follie del sogno «andrà tutto bene». Vi ricordate quelli che ballavano sui balconi all’inizio del Covid? Ecco. Guardando al comportamento dei politici nell’ultimo anno, c’è da rimanere imbarazzati dalla loro incapacità non tanto di avere una strategia (sarebbe chiedere troppo), ma di avere coscienza di ciò che avviene sotto il loro naso.

1. La crisi inizia a ottobre del 2021, ben prima dell’invasione russa. Il prezzo unico nazionale dell’energia in quel mese sale da 5 a 25. L’amministratore delegato dell’Enel, Storace, ad un forum a Cernobbio sostiene, prima di tutti, che ci sono anomalie nella formazione del prezzo dell’energia. Tutti fermi.

2. Dall’inizio della guerra ucraina (24 febbraio 2022) ad oggi, l’Europa è stata appresso a velleitarismi di tutti i tipi. Non ha fatto nulla, ma quel che è più grave prometteva tetti e limiti al prezzo che non poteva realizzare: bastava leggere I promessi sposi e la rivolta dei fornai, che non avevano la bomba atomica contro il prezzo massimo imposto dal gran cancelliere Ferrer.

3. L’Italia non ha bisogno di 29 miliardi di metri cubi, ma di 32 miliardi da trovare in sostituzione di quello russo che arriva a singhiozzo. E gli accordi fatti, meritevoli per carità, non stanno sostituendo l’insostituibile.

4. Anche un bambino sa che il prezzo dell’acqua aumenta se sei assetato, sei nel deserto e se il venditore è solo uno, mentre il resto sono miraggi. È la situazione in cui ci troviamo oggi: sostituite acqua con energia elettrica e il gioco è fatto.

5. Con il fotovoltaico ci possiamo al massimo fare girare la pista delle macchinine, sempre che sia di giorno. L’Enel nei primi sei mesi ha prodotto 34 gigawatt dal solare, contro i 5.705 dall’idro, i 2.716 del geotermico e gli 8.282 del carbone: insomma, anche se decuplicassimo la produzione dei pannelli ci faremmo poco.

6. Il gas serve da solo (pensate ai forni), ma anche per fare energia elettrica. La Francia ha la metà delle centrali atomiche in manutenzione e difficilmente darà a noi ciò che serve a lei.

7. Due giorni fa, l’Eni non ha ricevuto neanche una molecola del gas. Il tubo (Nord Stream) che va in Germania era chiuso e i tedeschi possono prenderlo da uno più a sud, che passa per l’Austria e che incidentalmente serve anche l’Italia. Ciò che non è arrivato a noi, è giunto a loro?

8. Le municipalizzate, perdonerete il gioco di parole, sono alla canna del gas. In una recente intervista, il numero uno della quotata Iren, Gianni Armani, ha ammesso che in genere la sua azienda aveva il 70% delle forniture di gas coperte da contratti, oggi è al 40. Manca il gas, per essere chiari, o nessuno si fida che nei prossimi mesi ce ne sia a sufficienza.

E poi c’è il genio:

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