Navi ONG straniere riempiono l’Italia di clandestini

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ONG straniere hanno già traghettato 10mila immigrati in Italia

Mentre le ong raccontano la favoletta dei soccorsi in mare e negano gli aumenti nel flussi dei migranti, i report del mondo reale rivelano altre verità. Sono 10mila i migranti soccorsi quest’anno nel Mediterraneo centrale e trasportati in Italia da navi di ong. Nel 2021 erano stati 6mila. Un aumento che sta avendo il picco nelle ultime settimane e che, a differenza di quanto sostenuto dalle ong, rispecchia quello degli sbarchi nel nostro Paese nell’ultimo anno: sono 71mila dall’1 gennaio, rispetto ai 46mila dei primi 9 mesi dello scorso anno (+65%) e hanno già superato i 67mila dell’intero 2021.

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Numeri che parlano chiaro, che non possono essere mistificati dalle ong, che per sfruttare al massimo la situazione stanno aumentando il numero delle navi in mare: navi che costano dei soldi, per essere acquistate e per essere mantenute. Sono almeno 7 le navi operative e presto ci sarà anche la Sea Watch 5, che potrà ospitare fino a 500 persone. Una dichiarazione di intenti precisa diretta verso il nostro Paese, che è quello che accoglie il maggior numero di migranti via mare trasportati dalle ong.

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Dei 71mila migranti sbarcati in Italia quest’anno, la metà (circa 35mila) sono stati soccorsi in mare (oltre alle navi ong, sono intervenuti i mezzi di Guardia costiera e Guardia di finanza, nonchè mercantili civili). L’altra metà ha viaggiato su imbarcazioni giunte autonomamente, senza eventi Sar. Tra le nazionalità degli sbarcati primeggiano i tunisini (14.577), seguiti da egiziani (14.134) e bengalesi (10.711). I minori non accompagnati sono 7.769. Indicativo come le prime nazionalità non figurino tra quelle bisognose di assistenza internazionale perché scappano dalle guerre o da situazioni umanitarie compromesse.

Lamorgese e il PD vogliono aprire nuovi centri di accoglienza prima dell’arrivo di Salvini

Nel frattempo, però, a Roma ci sono gli ultimi rigurgiti della sinistra di governo in favore dei migranti, come denunciato dal consigliere regionale del Lazio della Lega, Daniele Giannini: “A campagna elettorale terminata, furbescamente e nel silenzio di Municipio, Comune e di tutti gli enti preposti, ecco arrivare uno degli ultimi ‘regalini’ della ministra Lamorgese: riapre, all’Hotel Gelsomino, nel quartiere Aurelio, il centro di accoglienza per stranieri richiedenti asilo. Vergogna! Si tratta di una struttura che ospiterà centinaia di clandestini che andranno a zonzo nei paraggi senza una meta e che già sei anni fa creò criticità alla zona, infondendo nei residenti un grande senso di insicurezza”. E ci furono anche episodi gravi, come spiega il consigliere: “Nel 2016 quando alcuni di questi soggetti tentarono addirittura di bloccare la via Aurelia al grido di ‘basta voucher, dateci soldi contanti’, organizzammo un sit-in al fianco dei cittadini per protestare contro la scelta intollerabile di collocare qui un centro profughi e lo rifaremo anche nei prossimi giorni, per manifestare tutto lo sdegno e il dissenso di questo territorio”.