Definiscono il comizio della Meloni una “provocazione” e lanciano una mobilitazione, minacciando: «cadono tutti» e «modalità» di contestazione “sgradite”.
Il centro sociale Iskra ha rilasciato un comunicato che è la perfetta fotografia del modo di fare e di pensare della sinistra. A partire da quell’idea secondo cui loro e solo loro possono decidere se qualcuno può andare in un posto, tenere una manifestazione, incontrare delle persone. Un atteggiamento che negli anni si è visto innumerevoli volte, per lo più accompagnato da veri e propri episodi di guerriglia e devastazione.
Sono pagati dalla UE:
30 milioni di euro ai centri sociali per fare la guerra contro Salvini e Meloni
Stanno dalla parte della von der Leyen.
Non è chiaro se la minaccia di oggi sia questa. Certo è che il centro sociale scrive sulla sua pagina Facebook che «saremo a Bagnoli nelle modalità che non piaceranno di certo alla nuova leader della destra». «Come già sanno Renzi e Salvini che ci hanno provato in passato: a Bagnoli cadono tutti», aggiungono.
«Giorni fa – proseguono – abbiamo pubblicamente dichiarato che questa iniziativa è una trappola e una provocazione. È la stessa Meloni che desidera ardentemente lo scontro con i contestatori, per raccogliere l’ultimo briciolo di clamore in vista della votazione domenicale».
«Ma se Giorgia Meloni avesse voluto tenere un comizio tranquillo, perché non è lo ha fatto nelle sue roccaforti elettorali e ha preferito venire a provocare un quartiere dove la destra ha sempre raccolto solo briciole?».
Intanto, un gruppo di mantenuti dal reddito di cittadinanza sta già protestando nei pressi di piazza dei Martiri, intonando il coro “Meloni via da Napoli”.
aridaje non c’p nazionalismo in italia apparte le partite della nazionale -ora ababstanza etnica – non c’è nazionalismo dalla fine della 1 GM .