Vi chiedete perché le baby gang di immigrati, un esercito di ventimila delinquenti, massacrano gli italiani? Ma per il razzismo, ovvio! Perché li ‘discriminiamo’.
Se veramente li discriminassimo il problema sarebbe risolto.
Se importiamo centomila figli di immigrati l’anno, arriveremo tra cinque anni alla situazione ‘francese’. Dal nostro punto di vista, che è l’unico oggettivo e sensato, se c’è un problema, lo risolvi. Siccome non puoi cacciare dall’Italia i delinquenti italiani, in quel caso sarebbe un problema di difficile soluzione: ma visto che parliamo di immigrati – e ci fotte sega se nati o cresciuti in Italia -, la soluzione è semplice: via dai coglioni.
Le baby gang sono un problema demografico da risolvere in termini demografici. Non di polizia. Non ci vogliono più arresti o carceri: ci vuole un rimpatrio di massa.
Eh no, invece il problema è l’esatto opposto. Gli italiani, come tutti i popoli di razza bianca, sono stati sottoposti ad oltre 50 anni di indottrinamento psicologico al marxismo culturale francofortista aschenazita, che di fatto l’ha reso un popolo di vigliacchi e triolisti. Per cui di conseguenza, si cagano addosso dei ne(g)ri e gli permettono di spadroneggiare.
I nostri antenati, moralmente e spiritualmente più ricchi di noi, a voi selvaggi non vi avrebbero mai fatto mettere piede qui. Invece noi contemporanei vi permettiamo di violentare il nostro territorio con la vostra presenza.
Sissì, dobbiamo ancora espiare per il nostro fazzoletto di impero coloniale che è durato dieci minuti ed era formato dagli scarti degli altri.
Abbasso il patriarcato! Bianchi razzzistiiiiiiiiiiiii!
L’unica risposta è quella di puntare il dito e ridere di gusto. Poi buttarli fuori a calci in culo.
Noi siamo razzisti, ma siccome pecunia non olet, i nostri soldi valgono lo stress, nevvero?