Mentre sbarcavano 1.000 clandestini gli Eurofighter italiani erano a pattugliare le frontiere polacche

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Lo Stato è il problema. Perché impegna le risorse della Nazione in cose che alla nazione non servono. Dirotta le nostre risorse in zone non di nostro interesse strategico. Così ci troviamo migliaia di soldati a pattugliare i confini israeliani e i nostri aerei in Polonia.

Per due volte in due giorni – oggi e ieri – una coppia di Eurofighter italiani impegnata in Polonia nell’ambito del provocatorio dispositivo Nato di ‘air policing’ si è alzata in volo per intercettare jet russi che “si avvicinavano allo spazio aereo dell’Alleanza”: il cosiddetto ‘spazio aereo della alleanza’ è al confine con la Russia.

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Oggi l’ordine di ‘scramble’ (decollo immediato) dalla base di Malbork per la task force ‘Air White Eagle’ è stato dato per la presenza di jet russi nella zona di confine. Analogo l’episodio di ieri. In entrambi i casi i caccia sono tornati alla base a conclusione nell’attività che non ha fatto registrare sforamenti da parte dei velivoli di Mosca.

Tutto questo mentre i veri invasori sbarcano a botte di mille al giorno e finiscono a spacciare, stuprare e uccidere nelle nostre città. Che cazzo state difendendo in Polonia, se non gli interessi di una oligarchia corrotta e finanziata dal complesso militare industriale?




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