Oggi l’Inghlterra non celebra la morte della Regina Elisabetta II, ma la propria. Londra da anni non è più la capitale inglese, è diventata da capitale dell’Impero a ricettacolo di tutte le popolazioni colorate dell’ex impero.
Ma ormai non è la sola città ‘inglese’ a non essere più inglese:
Per non parlare di Birmingham:
Birmingham, la città più islamica d’Inghilterra avrà un sindaco musulmano?
Tutto è accaduto nel giro di pochi decenni:
La decadenza della civiltà europea pic.twitter.com/pimIZjflRQ
— Francesca Totolo (@fratotolo2) September 18, 2022
Non lo diranno mai. Ma gli inglesi oggi non piangono la regina, piangono per il proprio futuro. Che hanno perduto. E la morte di Elisabetta II è, simbolicamente, il passaggio dalla vecchia Inghilterra all’incubo multirazziale di oggi.
Volete lo stesso futuro?
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”davanti alla statua di Thomas Cook, viene da ripensare all’ironica, talvolta impietosa circolarità della storia: 500 anni fa, con la morte di Riccardo III a Leicester, finì la casata dei Plantageneti (e iniziò l’epoca Tudor). Nel 2019, sempre a Leicester, sembra finire la «dinastia» degli inglesi stessi.”
Alessandro Fantechi, Leicesterstan. Viaggio nella più islamizzata città d’Inghilterra, Panorama, Reddito sotto accusa, 28 agosto2019.
Ma è proprio sotto il suo regno che la Gran Bretagna è diventata una fogna multirazziale a cielo aperto. Fino a quando c’era ancora suo padre al trono, era una nazione al 100% bianca.