Immigrati stuprano a Bologna, Lamorgese chiude i parchi: “Troppo pericolosi per le donne”

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Lo Stato italiano è una macchietta indecente. I prefetti ne sono la perfetta estensione sul territorio.

A Bologna:

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Il Prefetto di Lamorgese ha la soluzione: cacciare gli stupratori africani? No, chiudere i parchi.

Chiudere di notte i parchi cittadini. Non tutti, ma almeno quelli ritenuti più pericolosi e più difficili da controllare. È una delle ipotesi alle quali sta lavorando il prefetto Attilio Visconti dopo la violenza sessuale ai danni di una 17enne, avvenuta ai Giardini Margherita mercoledì scorso.

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Se ne parlerà a metà della prossima settimana, al comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico in Prefettura. L’altro argomento all’ordine del giorno sarà lo stato delle telecamere, dal momento che il Comune ha ammesso che in diversi parchi – a cominciare dai Giardini, dov’è avvenuto lo stupro – non funzionano (ai Giardini sono rotti 13 occhi elettronici su 15). L’escalation di violenze sessuali in città, con 195 denunce nel corso del 2021 e già tre stupri dal 20 di agosto a oggi, per il prefetto è “un dato che desta allarme, al quale bisogna dare una risposta. Bisogna ampliare al massimo la sicurezza urbana”.

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Ma quante telecamere sono spente in città? Delle 500 presenti in città, ha spiegato Palazzo d’Accursio ieri, 140 sono state sostituite e altre 20 sono state oggetto di manutenzione nel corso del 2022. Quelle rotte che si trovano nei parchi dovrebbero essere sostituite entro l’anno. Quante siano in totale le telecamere spente, tuttavia, non è chiaro. Solo ai Giardini ne funzionano solo due. E anche quelle della Lunetta Gamberini risultano non funzionanti. A luglio il Comune ha annunciato un investimento da un milione di euro, co-finanziato per la metà dal Viminale, che dovrebbe consentire di estendere il sistema di video-sorveglianza a partire dal prossimo anno. Ma nel frattempo parchi, giardini e aree verdi restano osservati speciali.

“Affronteremo il discorso telecamere la settimana prossima – fa sapere Visconti – solo per capire la situazione, perché io so che l’amministrazione è molto attenta al tema e ha stanziato anche dei fondi per questo. Sarà importante anche per capire i tempi di ripristino di quelle non funzionanti, visto che questa rete per noi è fondamentale”. Soprattutto per presidiare i parchi cittadini che in diversi casi, come i Giardini Margherita, sono aperti h24.

“Polizia e carabinieri – dice il prefetto – mi segnalano spesso che sono attraversati di notte da persone, a volte problematiche, che vanno lì a dormire. La loro gestione notturna è un tema. Alcuni giardini si potrebbero recintare e se non ci sono recinti si potrebbero costruire, mentre altri parchi si potrebbero chiudere di notte, però per farlo serve un’ordinanza del sindaco. In alcuni giardini mi hanno spiegato che la chiusura è impossibile, perché costituiscono un collegamento tra due zone della città. In questo caso faremo passaggi più frequenti con polizia e carabinieri”.

Vanno chiusi i porti, non i parchi. E vanno rimpatriati gli immigrati.




6 pensieri su “Immigrati stuprano a Bologna, Lamorgese chiude i parchi: “Troppo pericolosi per le donne””

  1. Non tutti gli emiliani so o pdeviati, c’è anche chi non lo è, più che chiudere i parchi, bisogna (rin)chiudere gli stupratori.

I commenti sono chiusi.