Dopo anni da mantenuto in Italia è tornato in Africa: “Grazie dell’esperienza”

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Quando diciamo che per anni abbiamo mantenuto – e stiamo ancora mantenendo – finti profughi in hotel, non lo facciamo a caso.

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Prendiamo il caso del ghanese Ebenezer, fuggito dalla famosa guerra in Ghana che, se non ci viene meno la memoria deve esserci stata quasi un secolo fa.

Lui, dopo tre anni in hotel, si è accorto improvvisamente che la guerra non c’era e che poteva tornare a casa: dalla moglie!

«In Italia mi sono messo alla prova ma adesso torno in Ghana», disse con molta semplicità prima di partire.

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“Dal Ghana a Piacenza passando per la Libia e ritorno, in giovane età. Ha il volto sorridente e una voce dolce Ebenezer mentre racconta questi anni vissuti in Italia, prima di scegliere di ritornare nel suo Paese di origine grazie al programma di Ritorno Volontario Assistito “Back to the Future”, gestito dal GUS”. Si legge in una nota dell’organizzazione.

“Ritorna perché vuole stare accanto a sua moglie e perché da qui non riesce ad aiutare la sua famiglia come vorrebbe. «In Italia mi sono messo alla prova: ho imparato l’italiano, ho studiato, ho cominciato ad apprendere un mestiere» e soprattutto, aggiunge con il volto serio, «ho imparato a non sprecare tempo. In Africa ne buttiamo via troppo, lo sprechiamo».

“Ritorna in Ghana con questo piccolo ma prezioso insegnamento Ebenezer, che per venire qui ha affrontato un difficile viaggio sulla rotta mediterranea: via terra fino alla Libia e da qui in barca fino all’Italia, dove ha cambiato diverse città prima di arrivare a Piacenza, accolto in un progetto di accoglienza in quanto richiedente asilo politico. A Piacenza è andato a scuola, ha preso la licenza media e si è iscritto alle scuole superiori, cominciando parallelamente il tirocinio da meccanico. Poi il tempo dell’accoglienza è terminato e con esso anche l’occasione di poter terminare gli studi e completare il tirocinio. È cominciato un tempo diverso, fatto di ricerca spasmodica di lavoro e di stabilità”.

Una presa per il culo. Questo parassita se ne è venuto qui da clandestino dal Ghana, ha trovato un governo di farabutti che l’ha tenuto in hotel per anni a gozzovigliare a spese nostre, ha studiato e fatto tirocini a spese nostre e ora torna in Ghana dalla moglie. Che finora era rimasta in “mezzo alla guerra” che non c’è.

Almeno lui è tornato in Ghana. Ma la presa per il culo resta.
Come restano, purtroppo, altri 125 mila fancazzisti. In attesa che il mantenimento finisca, e si ricordino di avere una casa. E una moglie. In mezzo ad una guerra che, invece, non c’è.




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