Il primo luglio 2015 una 82enne di Monterosi fu soccorsa dai carabinieri dopo essere stata selvaggiamente picchiata dalla sua badante, un’immigrata.
L’anziana morì alcuni mesi dopo le lesioni provocate dalle botte della badante. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti l’imputata, in evidente stato confusionale, avrebbe aggredito violentemente l’ottantenne per futili motivi. Provocandole ferite molto gravi. La donna fu trasportata al pronto soccorso di Civita Castellana, dove una settimana dopo fu sottoposta ad esami dal medico legale della Procura. «Aveva ecchimosi – disse in aula – su evidenti ed estese su tutto il corpo e ferite lacero contuse sul volto».
Inizialmente le ferite furono giudicate guaribili in 20 giorni, ma i successivi esami portarono il referto a 40 giorni. Motivo per cui il capo d’imputazione fu, in fase di udienza preliminare modificato. «Siamo soddisfatti – ha affermato l’avvocato Fausto Barili, che assiste i familiari della vittima – dopo tutto questo tempo è stata fatta finalmente chiarezza e giustizia. Aspettavano questa sentenza da tempo anche per onorare memoria della mamma». Il giudice Elisabetta Massini ha riconosciuto anche una provvisionale di 10mila euro per ogni figlio della vittima, il risarcimento invece sarà stabilito in sede civile.