A Genova, l’ultima grande città italiana prima di Ventimiglia, la situazione dei figli che gli immigrati caricano sui barconi e Lamorgese spedisce la nord, è fuori controllo. Stuprano, rapinano e commettono violenze.
Un’altra violenza sessuale per le strade di Genova. Questa volta, la vittima è una 14enne, uscita di casa per portare fuori il cane poi afferrata da dietro e trascinata in un vicolo dal solito immigrato africano:
La storia di violenza – come racconta il Secolo XIX -, è avvenuta settimana scorsa in una via centrale della città. La giovane era appena uscita di casa quando è stata aggredita da dietro, trascinata in una strada adiacente e abusata sessualmente. Il maniaco, secondo il racconto della vittima un uomo robusto, sulla cinquantina di origine nordafricana, avrebbe aspettato che nella strada non passasse nessuno: a quel punto ne avrebbe approfittato per prendere con forza la giovane e abusarne.
A dare l’allarme sarebbe stata proprio la studentessa, che sconvolta e dolorante sarebbe comunque riuscita ad attirare l’attenzione dei passanti. A quel punto, l’intervento degli operatori del 118 e i carabinieri. La 14enne è stata trasportata all’ospedale, mentre i militari hanno iniziato le indagini. Ora sono al setaccio le immagini di videosorveglianza riprese dalle telecamere della zona.
L’aggressione si aggiunge ad una escalation di violenze sessuali registrate quest’estate a Genova:
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A inizio agosto, infatti, ai microfoni del media locale Primocanale lo stesso direttore del pronto soccorso dell’ospedale Galliera, dove è stata portata anche la 14enne, aveva lanciato l’allarme: “Nell’ultimo mese c’è stato un aumento importante di aggressioni a sfondo sessuale”.
In tutta Italia, non solo a Genova, la vera emergenza è solo una: i figli degli immigrati.
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