Bambina violentata in strada a Genova da un AFRICANO

Vox
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Aggredita, minacciata e violentata mentre porta fuori il cane. È l’incubo vissuto da una studentessa genovese di 14 anni la scorsa settimana in una via del ponente di Genova: un caso su cui indagano i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Sampierdarena. La giovane, sotto choc e ferita, è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Galliera in “codice giallo”, che nel gergo dei soccorritori indica un paziente di media gravità.

Nei giorni successivi la giovane è stata interrogata dai carabinieri e ha ricostruito per filo e per segno la violenza. “Ero uscita per portare il mio cane – ha spiegato sconvolta ai militari – quando mi sono sentita afferrare da dietro. Era un uomo che mi ha afferrato da dietro e mi ha trascinato in un vicolo”. L’episodio avviene in un quartiere molto popoloso , in una strada piena di negozi e con vicoli adiacenti (non sveliamo oltre per tutelare la privacy della minorenne coinvolta). Ed è proprio in uno di questi vicoli che si consuma la violenza. L’aggressore è bene attendo a entrare in azione proprio quando nella via non sta transitando nessuno. Sono le 18 circa, perlomeno in base alla ricostruzione fin qui compiuta dalle forze dell’ordine, e la vittima che chiameremo Sara (nome di fantasia) viene trattenuta con la forza. Il maniaco è robusto, le impedisce di reagire.

E Sara viene spinta contro il muro, all’interno del carruggio. Il bruto abusa sessualmente di lei, nonostante le urla di disperazione della giovane. Dopo aver consumato la violenza sessuale il maniaco fugge e lascia la ragazzina rannicchiata a terra, sconvolta e in lacrime. A dare l’allarme è la stessa vittima, che sotto choc chiede aiuto ai passanti. Uno di loro telefona quindi al centralino di Genova soccorso e poi ai carabinieri. Nella zona, come premesso, intervengono le pattuglie della compagnia di Sampierdarena e gli uomini del nucleo radiomobile. La giovane ha lievi escoriazioni e ferite che si è procurata nella colluttazione con l’aggressore. Per questo viene medicata sull’ambulanza e trasportata d’urgenza (soprattutto alla luce del suo stato di choc) al pronto soccorso del Galliera, il centro di riferimento in città per gli episodi di violenza sessuale. Gli accertamenti confermano quanto denunciato dalla ragazza e scatta subito l’indagine dell’Arma. Nel mirino degli investigatori c’è un uomo di circa 50 anni, probabilmente nordafricano in base a ciò che ha rivelato la quattordicenne.

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I militari da subito passano al setaccio la zona, alla ricerca di qualcuno il cui aspetto coincida con la descrizione fornita dalla giovane. Viene poi avvisato il pubblico ministero di turno del «pool fasce deboli» (specializzato nelle indagini sui casi di stupro) che apre un fascicolo ipotizzando il reato di violenza sessuale aggravata. I carabinieri entrano poi in possesso di alcune immagini delle telecamere di videosorveglianza, sperando di trovare un frame in cui s’intravede il ricercato, per confrontarlo con le tante foto segnaletiche in possesso nella banca dati dell’Arma. In città nel corso dell’estate si è registrata un’escalation di aggressioni a sfondo sessuale, che ha come vittime ragazzine minorenni.

L’ultimo caso grave era avvenuto nelle scorse settimane nel levante genovese. Qui una studentessa di 15 anni, appena scesa dall’autobus, era stata aggredita da un IMMIGRato che l’aveva trascinata, anche in questo caso, in un vicolo e poi aveva abusato di lei. Qualche ora prima un altro ragazzino era stato vittima di una violenza sessuale (IMMIGRATO), avvenuta nei bagni del centro commerciale della Fiumara. E ancora qualche giorno prima, sempre nel levante genovese, sulla spiaggia di Quinto, si era verificato un altro episodio di violenza. Due studentesse di quindici anni erano state aggredite e violentate da tre ragazzi di origine egiziana. I tre erano stati poi denunciati dai carabinieri, che erano stati a loro volta avvertiti dal padre di una delle vittime, contattato dalla figlia via cellulare poco dopo il fatto.

Violentata in strada ragazzina da immigrato




5 pensieri su “Bambina violentata in strada a Genova da un AFRICANO”

  1. Potest cuiuis accidere quod cuiquam potest
    Può capitare a chiunque quello che può capitare a qualcuno.
    Publilius Sirus.

  2. No, queste sono le parole di lady ovunque, la quale sostiene che la violenza è ovunque e se proprio la dobbiamo definire così è solo una percezione.

    1. Hai ragione, Orchidea.

      Mi spiego meglio: ogni Italiano e ogni Italiana è vulnerabile a violenza improvvisa ineluttabile e gratuita, ovunque giunga, poiché, in quanto apolide, sconosciuto.

      Siamo apolidi perché permettiamo che la Patria sia invasa, perché la ripudiamo.
      Perciò l’Italia intera sempre più sarà un campo di sterminio.

      L’apolide Amon Goeth uccideva gli Apolidi col fucile dal balcone della sua abitazione presso il campo di concentramento di Płaszów.
      Sergio Mattarella, Enrico Letta, Graziano Delrio Emma Bonino e tanti altri uccidono con negri, magrebini e mediorientale dal Quirinale e dal Parlamento.

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