Bello Figo incita a stuprare le italiane, Pd lo difende: “E’ arte”

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PD arruola Bello Figo, il rapper africano che incita allo stupro delle bianche

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La sinistra difende la scelta e definisce quella di Bello Figo ‘arte’.

Il concerto di Bello Figo al centro Pertini di Legnano è confermato. Non intende fare nessun passo indietro l’amministrazione comunale, ente che sostiene e patrocina il District Festival, la tre giorni di musica nel cuore del quartiere di Mazzafame che si chiuderà proprio con l’esibizione del rapper ghanese, all’anagrafe Paul Yaboah,

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La sua presenza al centro sociale ha fatto indignare per «la volgarità e la violenza, “punto forte” dei suoi testi», la consigliera comunale della Lega, Daniela Laffusa, che la sera del 5 settembre insieme ai consiglieri della lista Toia si è presentata al centro Pertini dove gli organizzatori e l’assessore alla cultura Guido Bragato erano impegnati a presentare il festival. Ne è nato un breve confronto nel quale è stato confermato lo svolgimento dell’evento, con stupore dei consiglieri che hanno ribadito la loro assoluta contrarietà, in particolare per la volgarità dei testi di Bello Figo nei confronti delle donne: «Porteremo i suoi testi in consiglio comunale», hanno detto i tre politici di minoranza intenzionati a fermare l’esibizione. Mentre gli organizzatori del Salice hanno annunciato una diffida dei legali di Bello Figo nei confronti della consigliera leghista per «le falsità dichiarate sull’istigazione alla violenza e allo stupro».

«Non ci sono estremi per annullare il concerto», ha ribadito l’assessore alla cultura Guido Bragato cercando di «attenuare lo scalpore che si è creato, pur comprendendo una possibile difficoltà nel leggere i testi delle canzoni di Bello Figo a livello letterale». Bragato ha poi spiegato che si tratta di un personaggio di cui si è parlato tanto anche in passato «Nelle sue manifestazioni – prosegue – è talmente esagerato e così provocatorio che rende evidente quanto sia trash e caricaturale: il messaggio che passa non deve essere quello letterale, che comunque non istiga alla violenza, altrimenti non sarebbe stato possibile ospitare il concerto».

Il rapper prende in giro in modo irriverente lo stereotipo dell’immigrato e dell’adolescente di oggi. Lo fa, però, con testi forti, volgari e sboccati che in più occasioni sono stati pubblicamente contestati fino in alcuni casi a portare all’annullamento di concerti già programmati. Come chiedono i due gruppi di opposizione a Legnano. Qui il loro post: «Al Pertini – hanno scritto i consiglieri – abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con alcuni giovani del centro e con l’assessore Bragato. Inimmaginabile quello che abbiamo dovuto ascoltare… quella di Bello Figo è arte e, a quanto pare, siamo noi a non comprenderla . Ci hanno accusato di voler censurare la manifestazione ricordando addirittura i tempi del fascismo. Al termine del confronto siamo stati anche informati del fatto che sarebbe stata trasmessa una diffida nei nostri confronti. A voi i commenti….».




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