Gli italiani non possono dormire, la strada è diventata africana

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Ne sanno qualcosa i residenti di via Pietro Antonio Lettieri, stradina situata al confine tra il corso Garibaldi ed il borgo Sant’Antonio Abate, che da mesi denunciano le condizioni di assoluta invivibilità che si sono create a causa della presenza di una associazione socio-culturale gestita da extracomunitari e di un locale notturno.

I cittadini hanno denunciato che, praticamente ogni giorno, dal tardo pomeriggio e molto spesso fino alle prime luci dell’alba via Lettieri si trasforma in una discoteca a cielo aperto dove gli stranieri si intrattengono in strada consumando bevande alcoliche e dando vita ad una sorta di “movida selvaggia” che da queste parti ancora non era arrivata. Non di rado, proprio a causa dello stato psichico alterato dai fumi dell’alcool, scoppiano liti che poi degenerano in maxi risse. La scorsa settimana, hanno raccontato i cittadini, per sedare una zuffa si è reso necessario l’intervento di ben tre pattuglie della Polizia di Stato che hanno faticato non poco per riportare la calma.

Quello che somiglia ad un “semplice” problema di vivibilità di quartiere fa scattare l’ennesimo campanello d’allarme su una zona ormai sempre più fuori controllo e dove sembra essere in vigore una vera e propria legge della giungla. I sempre più numerosi locali gestiti da stranieri – spesso locali di intrattenimento “mascherati” da negozi di alimentari – non solo non rispettano gli orari di apertura e di chiusura, ma spesso, come testimoniano anche i controlli, le sanzioni e le chiusure comminate dalla Polizia Municipale, non possiedono nemmeno i requisiti minimi di agibilità.

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A via Lettieri la contemporeanea presenza di due locali frequentati da decine di extracomunitari ha dato vita più volte a frizioni con i cittadini che “osavano” chiedere il rispetto del silenzio notturno. Anzi, guai a ribellarsi: chi in passato ha tentato di affacciarsi dal proprio balcone o dalla propria finestra per invitare al silenzio è stato fatto oggetto di insulti, sputi e fin anche lanci di oggetti.

Una situazione, quella di via Lettieri, che ha ormai sorpassato la soglia della tollerabilità. Negli scorsi giorni Enrico Cella e Gennaro Albanese, consiglieri della IV Municipalità, hanno inviato una nota ufficiale all’assessore Antonio De Jesu e al comandante della Polizia Municipale Ciro Esposito per chiedere di intensificare i controlli sul territorio e, soprattutto, di intensificare i controlli sul delicato fronte del rilascio delle licenze per le attività commerciali.

«Non è possibile che i residenti di una intera strada siano tenuti in ostaggio da due attività che attirano ogni sera decine di persone – denuncia Enrico Cella – che trasformano via Lettieri in una discoteca a cielo aperto. In estate, con il caldo che costringe i cittadini a tenere aperte le imposte, il problema si amplifica ancora di più e obbliga i residenti a barricarsi in casa per poter riposare. Questo problema non va assolutamente sottovalutato perchè è un problema che sta crescendo di settimana in settimana e il timore di veder nascere altre pseudo associazioni culturali che poi di culturale non hanno nulla è tutt’altro che infondato. Ogni giorno – continua l’esponente del quarto parlamentino – riceviamo decine di segnalazioni, di video e di audio dei residenti che ormai non sanno più nemmeno a chi rivolgersi per veder rispettati i loro diritti. Basti pensare che la scorsa settimana, proprio per sedare una rissa tra extracomunitari ubriachi è dovuta intervenire la Polizia. Casi del genere sono sempre più frequenti e continuamo a domandarci come sia possibile fornire tutte queste licenze senza tener conto del territorio e delle esigenze della popolazione residente che sembra ormai aver perso anche il diritto a dormire in nome di una finta accoglienza che, da queste parti, sta portando solo i napoletani a trasferirsi altrove».




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