Proprio nello scorso fine settimana le cosiddette Guardia costiera e Guardia di finanza avevano rafforzato i controlli, non per fermarli e respingerli, ma per non perdersi neanche un clandestino/spacciatore/stupratore/scroccone: erano arrivate segnalazioni di “sciami” di imbarcazioni di clandestini in arrivò in Sardegna e alcune erano state perse di vista. Segnalazioni come queste arrivano costantemente alle forze dell’ordine e vengono attentamente valutate perché i clienti dei centri di accoglienza non devono essere persi.

Il corpo di un altro clandestino è stato avvistato nel mare del sud Sardegna, dopo i quattro recuperati tra lunedì e ieri notte. La segnalazione è di qualche ora fa ma le perlustrazioni sono ancora in corso. Tutto a spese vostre. Il dispositivo messo in atto è imponente.

Proseguono, infatti, interrottamente anche con l’ausilio degli elicotteri le ricerche di un relitto e di corpi dei clandestini che erano su un mezzo affondato nei giorni scorsi al largo delle coste meridionali dell’Isola.

In campo la Guardia costiera e il Reparto operativo aeronavale della Guardia di finanza che stanno verificando anche gli avvistamenti segnalati da altre imbarcazioni.

Intanto, il recupero degli altri due cadaveri al largo dell’Isola Rossa a Capo Teulada ha di fatto confermato l’ipotesi de naufragio (due fascicoli di indagine sono stati aperti dalla procura di Cagliari) e si teme che in mare ci siano altri cadaveri.

Noi temiamo quando arrivano. Sia chiaro: noi vogliamo che gli invasori non partano, non che affondino. Ma se dobbiamo scegliere, la scelta è molto semplice.