“Non si può rimanere spettatori dinanzi a fatti di inaudita crudeltà ed ingiustificabile violenza, che mortificano e fanno vergognare l’intera comunità”. Queste le parole del sindaco di Terlizzi, Michelangelo De Chirico, a seguito alla notizia che proprio a Terlizzi alcuni ragazzini avrebbero ucciso dei gatti di due colonie feline. In particolare gli animali sarebbero stati seviziati e poi bruciati vivi. Lasciati morire con atroci sofferenze.
“Ho dato immediatamente mandato alla polizia locale di attivare tutte le procedure necessarie per l’individuazione dei potenziali criminali che si sarebbero macchiati di questo terribile atto – ha spiegato il sindaco -. Ho ispezionato personalmente i luoghi, attendiamo l’esito delle indagini avviate anche da carabinieri e guardie zoofile della città metropolitana, intervenuti nel tardo pomeriggio grazie anche ad Anpana Terlizzi.
Ora la baby gang riversano e concentrano la loro violenza sugli animali ed in particolare sui gatti. Si alza un grido di allarme dagli animalisti dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA dopo i cani di Benevento, Polistena e Terlizzi dove ragazzini hanno nel caso di Benevento bastonato, seviziato ed ucciso dei gatti, a Polistena in provincia di Reggio Calabria tre ragazzini tra cui un minore hanno lanciato un gatto, che per fortuna se l’è cavata con poco più di uno spavento dopo aver mimato il gesto della violenza sessuale sull’animale.
Ed è di qualche ora fa la notizia che a Terlizzi in Puglia alcuni ragazzini avrebbero ucciso dei gatti di due colonie feline. “Non sono casi isolati come qualcuno vuole far credere, ma un escalation di violenza che non deve essere affatto sottovalutata – scrivono in una nota gli animalisti- il fatto che questi animali vengono massacrati e sottoposti alle peggiori sevizie è gravissimo, e purtroppo con la diffusione dei video sui social il rischio di emulazione è alto, in Italia le colonie feline sono tantissime e il rischio di atti di violenza sui gatti è dietro l’angolo.
Come affrontare il problema? – conclude la nota animalista- innanzitutto alzando il livello di guardia denunciando il minimo atto di violenza a cui sono sottoposti i gatti di colonia, e poi una forte azione di contrasto e individuazione dei responsabili che devono essere puniti severamente per gli atti criminali commessi, ma anche con un’azione di contrasto al degrado sociale ed una seria analisi degli esperti sul dilagare di questo fenomeno come di altri fenomeni di violenza giovanile che stanno dilagando in questo periodo”.
Il degrado sociale, sì va beh… meglio mi taccia su cosa fare a codesti soggetti sub umani.