Stuprata e messa incinta a 11 anni da branco al grido: “Allahu Akbar”

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A piazza Duomo e Peschiera del Garda è andato in scena solo il primo tempo di un film dell’orrore. Piacenza e Bologna sono solo un assaggio. Pamela e Desirée solo i primi di tanti casi che ci ‘regalerà’ la società multirazziale.

La drammatica vicenda degli stupri etnici di Rotherham, in Inghilterra. La città è stata l’epicentro dello scandalo. Poi si è scoperto che la rete di pedofili e stupratori islamici era estesa a tutta l’Inghilterra, coperta da una rete di complicità fin dentro la polizia, timorosa di favorire il ‘razzismo’ se avesse indagato: migliaia di stupri, migliaia di stupratori pakistani, migliaia di bambine inglesi vittime.

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Uno dei tanti casi è quello dei sei immigrati pakistani condannati a pene tra 10 e 20 anni ciascuno per lo stupro, continuato, di una bambina locale di 11 anni. Messa incinta all’età di dodici.

Rotherham è la cittadina inglese che ha visto migliaia di bambine e bambini inglesi stuprati da centinaia di immigrati. Quasi tutti pakistani.

L’Agenzia nazionale sul crimine (NCA) che da quando è scoppiato lo scandalo sta indagando per cercare di trovare tutti i colpevoli, ha annunciato di avere individuato almeno 300 stupratori, e per l’ennesima volta ha ammesso che quasi tutti i sospetti sono uomini asiatici, mentre la stragrande maggioranza delle vittime sono giovani ragazzine inglesi.

La NCA ha lanciato una grande inchiesta sullo scandalo dopo che un rapporto ha rivelato che almeno 1.400 bambine/i erano stati violentati, e costretti a prostituirsi da bande di immigrati asiatici nella città del South Yorkshire tra il 1997 e il 2013.

L’indagine ha portato all’identificazione di centinaia di immigrati stupratori. Ma ce ne sono a migliaia, 3.300 secondo le stime.

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Tayab Dad, Nasar Dad, Basharat Dad, Matloob Hussain, Mohammed Sadiq, Amjad Ali

Dopo una sentenza, gli stupratori hanno gridato verso la vittima “Allahu Akbar”: hanno violentato ragazzine bianche in nome dell’Islam. Perché lo stupro etnico è una forma di colonizzazione.

Storia di Sarah, stuprata in una notte da 7 pakistani: era solo l’inizio

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Ad oggi, ci sono stati diversi processi per lo scandalo di Rotherham, con decine di condannati ad un totale di centinaia di anni di carcere.

E sono stati i fatti di Rotherham ad armare la rabbia folle di Brentan Tarrant. Che allora decise di vendicarsi. Come sempre: è nel vuoto della legalità che qualcuno decide di farsi giustizia da solo.

Vi consigliamo di leggere:

E’ per avere diffuso una di queste notizie, specificando l’etnia di stupratori e vittime, che chi comanda ha lanciato contro Vox, prima, siti civetta di estrema sinistra come Butac.it, Bufale.net e Pagella Politica,  e poi è intervenuto di persona:

Governo minaccia VOX: ‘Non parlate male degli stupratori’ – LEGGI LETTERA

E’ stato in quel momento che abbiamo capito che eravamo sulla giusta strada.

Se non volete vivere il secondo tempo anche in Italia, dobbiamo chiudere all’immigrazione regolare.




Un pensiero su “Stuprata e messa incinta a 11 anni da branco al grido: “Allahu Akbar””

  1. Pietà e pietas per le vittime loro blm, noi BLMDN, cioè bianchi lasciati morire dai neri e non aggiungo altro.
    Sebbene il colore della pelle non faccia differenza, in questo caso è il comportamento e l’appartenenza ad una religione che permette queste cose. Con il movimento blm, di fatto tutti i buonisti stanno legittimata do tutti i crimini commessi da afroislamici, come “giustificazione” , alla dominazione “dei bianchi” nelle loro terre, per secoli. La schiavitù non deve esistere, come non deve esistere questo diritto di rivalsa da parte degli afroislamici.

I commenti sono chiusi.