Spacciatori africani maltrattano gattini e cane: devastano uffici

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Hanno inanellato una serie di reati nel volgere di poco tempo: dal danneggiamento all’interno degli uffici Cup della Asl, alla resistenza opposta agli agenti di polizia. E ancora il possesso di sostanze stupefacenti, hashish e marijuana. E per questo sono ora in carcere. Ed entrambi sono stati anche denunciati per il furto di energia elettrica e il maltrattamento di animali.

Nel tardo pomeriggio di ieri gli agenti delle Volanti della questura di Lecce hanno arrestato due cittadini extracomunitari, originari del Ghana, di 39 e 33 anni, entrambi regolari sul territorio, perché ritenuti responsabili, il 39enne di danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale e il 33enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente di tipo hashish e marijuana.

Violenze e danni negli uffici
Nella mattinata di ieri infatti è arrivata una segnalazione da parte di personale dello sportello Cup della Asl di viale don Minzoni a Lecce, della presenza di un cittadino del Ghana, identificato poi nel 39enne finito agli arresti, che si era presentato negli uffici pretendendo il rilascio immediato della sua tessera sanitaria. Una volta verificata la posizione dell’assistito l’operatore dello sportello ha risposto che non poteva soddisfare tale richiesta visto che la tessera sanitaria era stata già recapitata presso l’indirizzo di residenza indicato dall’uomo.

La reazione del 39enne è stata del tutto brutale: a tale diniego rispondeva infatti sferrando un pugno sul vetro che separa l’operatore dagli utenti, mandandolo in frantumi. Ma l’extracomunitario aveva già da prima manifestato segnali d’insofferenza, creando non poco scompiglio all’interno della sala. Aveva discusso con gli altri utenti in attesa del loro turno e soprattutto con una donna, verso la quale proferiva anche minacce, e infine anche strattonandola. Dopo tali episodi il 39enne ghanese si è poi allontanato, abbandonando gli uffici.

Mentre gli agenti, a seguito della prima segnalazione, erano già attivi per recuperare le informazioni sulla descrizione del responsabile, presso la sala operativa della questura è giunta, quasi contestualmente, un’altra segnalazione, stavolta da parte degli operatori degli uffici dell’Inps di viale Marche. Anche in questo caso si parlava di un cittadino extracomunitario che stava creando disordine all’interno di quegli uffici.

Sul posto si è quindi recata un’altra volante e gli agenti bloccavano e immobilizzavano, con non poca fatica, il cittadino intemperante che poco prima aveva aggredito anche la guardia giurata, addetta alla sicurezza dell’ufficio Inps, intervenuta per tentare di riportare la calma. Una volta portato in questura gli agenti hanno potuto appurare che il cittadino extracomunitario in questione era lo stesso 39enne ghanese che poco prima si era reso responsabile del danneggiamento aggravato presso gli uffici della Asl.

Gli accertamenti successivi hanno indotto gli agenti ad effettuare anche una perquisizione domiciliare presso l’abitazione del 39enne. Una volta giunti nella residenza i poliziotti si sono trovati di fronte ad un connazionale e coabitante dell’uomo, identificato per il 33enne anch’esso poi finito agli arresti, e già noto alle forze dell’ordine.

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Nel corso del controllo, all’interno nel giardino, su un carrello in acciaio, gli agenti anno ritrovato uno zainetto in stoffa, con all’interno due confezioni contenenti della sostanza stupefacente del tipo hashish, per un peso complessivo di 178,50 grammi e altri due sacchetti in cellophane trasparente contenente della marijuana per un peso complessivo di 118,20 grammi.

L’ulteriore perquisizione ha consentito di ritrovare, nella camera da letto, all’interno di un armadio, diversi telefoni cellulari, smartphone e di vecchia generazione non geolocalizzabili. Inoltre sul tavolo della cucina è stato ritrovato anche un bilancino di precisione e quattro sacchetti contenenti a loro volta della bustine in cellophane per il confezionamento della droga. Nella tasca dei pantaloni del 33enne venivano invece trovati 200 euro suddivisi in banconote di vario taglio. Tutto il materiale è stato sequestrato.

Ma non è ancora finita qui. Durante la perquisizione gli agenti hanno ulteriormente accertato che il sistema elettrico era stato sabotato e il contatore rimosso dalla sua sede dal quale era stato creato un allaccio abusivo. Tramite il personale dell’Enel, giunto sul posto, si è verificato che l’allaccio era stato recisso per morosità nel 2018.

E ancora. Nel giardino sono stati trovati vari animali (5 conigli di piccola taglia, 7 galline, 4 gattini) tenuti in un modo inidoneo tra escrementi e sporcizia varia, ed un cane il quale era tenuto in sofferenza all’interno di una vecchia cucina in metallo ceramizzato e collocato nello spazio in cui viene posta normalmente la bombola del gas.

Tutti gli animali, su disposizione del veterinario dell’Asl di Lecce, accertato lo stato di degrado, sono stati prelevati e sottoposti a sequestro e condotti in locali idonei.

Dopo le formalità di rito i due ghanesi sono stati tratti in arresto e, come disposto dal pubblico ministero di turno, condotti presso la casa circondariale di Lecce.

Violenze negli uffici, poi droga in casa e animali maltrattati: in arresto due ghanesi




Un pensiero su “Spacciatori africani maltrattano gattini e cane: devastano uffici”

  1. denzificare questa manica di invasati coperti dai giornalettisti giornalsti on line dei siti di stalker della sinistra informatica!

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