
Nel giorno in cui inizia la Festa dei Santi patroni di Lecce Oronzo, Giusto e Fortunato scoppia la polemica tra il Movimento Regione Salento e l’Amministrazione Comunale. Al centro della contesa ancora una volta lo stato fatiscente dei bagni pubblici in particolare quelli situati nei pressi della Fontana dell’Armonia, a due passi da Piazza Sant’Oronzo.
Nei giorni scorsi Giancarlo Capoccia, coordinatore leccese di Mrs, aveva attaccato il sindaco Carlo Salvemini inviando alle testate giornalistiche un comunicato stampa corredato da foto e video in cui lamentava il degrado dei bagni pubblici del capoluogo: ‘Sembrano i bagni di una favela e non di una città importante come Lecce – aveva scritto Capoccia -. La situazione di abbandono in cui versano i bagni pubblici in via Marconi, a pochi passi dalla centralissima piazza intitolata al Santo Patrono, da abitazioni civili e da attività commerciali, è indescrivibile’.
Ma ciò che ha fatto salire la tensione ancor di più sempre sui bagni è stato lo scambio di vedute sul tema tra l’Assessore ai Lavori Pubblici di Lecce Marco Nuzzaci e Karim Benvenuto, responsabile Dipartimento Immigrazione e Integrazione del Movimento Regione Salento. Già, perchè a quest’ultimo sono andate di traverso le considerazioni dell’esponente di rilievo della Giunta Salvemini che avrebbe attribuito lo stato fatiscente di quei bagni all’utilizzo dei medesimi da parte di molti extracomunitari che orbitano nell’area e li utilizzano.
‘Ci sembra incredibile il commento dell’Assessore ai Lavori Pubblici – scrive in una nota Benvenuto – di fronte alla grave condizione di degrado e abbandono dei bagni pubblici di via Marconi. Di fronte allo scempio totale, documentato con immagini video e con un comunicato, anziché prendere un impegno Nuzzaci giustifica il degrado dicendo che è un bagno frequentato da extracomunitari. Non oso immaginare se una frase del genere fosse stata pronunciata da un uomo di centrodestra, immediatamente sarebbe stato additato come razzista. Preferiamo sorridere di fronte a tanta superficialità. Detto questo invitiamo l’assessore a prendere un impegno reale per ripristinare e rendere agibili quei bagni non solo per gli italiani, non solo per i turisti, ma anche per tutti i cittadini di altre nazionalità che vivono a Lecce’.
ricordo tempo fa pubblicaste un articolo sulle spiagge, forse del Ghana, che erano impraticabili alle attività turistiche, ma anche della pesca, perché gli abitanti della megalopoli costiera, quei cessi urbano che si sono formati in africa dopo la decolonizzazione, avevano la splendida abitudine di defecare sulla spiaggia.
E’ con questa gente che dovremmo ‘mescolarci’, secondo i balordi dei salottini chic.
I negri sanno solo cagare e pisciare x strada, x loro i cessi sono un mistero.
Chi li difende e li chiama persone deve stare in mezzo a loro x un bel pezzo, se ne esce vivo capira’ da solo quanto e’ coglione.
Io in mezzo a quei bastardi maledetti da Dio ci sono stato 3 anni.Quelli il cesso non sanno nemmeno che cosa è,e se lo avessero ci coltiverebbero piante da mangiare visto che c’è l’acqua.Dove si trovino si trovino sia su un marciapiede,,per la strada,insomma ovunque si tirano giù le braghe,sempre che ce le abbiano e cagano,pisciano senza ritegno.